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DECRETO ANTITRUFFE, OGGI IL VARO

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Dopo tre ripetuti rinvii, il provvedimento messo a punto dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia, torna in Consiglio dei ministri. E, se approvato, potrebbe assumere addirittura la forma del decreto legge. Sempreché davvero abbia incassato il beneplacito del Quirinale, il cui «visto» preliminare - data la delicatezza della materia e soprattutto la necessità di valutare l'esistenza dei presupposti di «necessità e urgenza» - era stato esplicitamente deciso di richiedere a Ciampi venerdì scorso dal Consiglio dei ministri. Proprio le valutazioni del Quirinale, oltreché l'accordo politico all'interno della maggioranza, avranno un peso rilevante anche sul merito dei contenuti specifici del provvedimento. Che nell'ultima versione conferma la stretta sulle sanzioni - fino anche al raddoppio di quelle attuali - per dipendenti o convenzionati col Ssn che commettono illeciti e per chi viola le norme sulla pubblicità. Col sovrappiù dell'obbligo per gli Ordini professionali di definire in tempi certi le decisioni nei confronti dei propri iscritti, ma anche con la creazione di una task force anti illeciti affiancata ai Nas. In attesa degli ulteriori sviluppi delle inchieste in corso in tutta Italia, intanto, sale la tensione sul blocco dei convegni deciso da Farmindustria. L'Aimp (associazione dei professionisti dei convegni) ha dichiarato che «gli organizzatori di eventi congressuali rischiano di rimanere stritolati» e ha chiesto di poter partecipare alla stesura del «Manifesto etico» in cantiere al ministero della Salute. Ma anche la Fism, che riunisce le società medico-scientifiche, teme i contraccolpi del blocco delle attività di formazione (Ecm) per i medici: siamo davanti a «deviazioni minimali», si sostiene, e le manifestazioni congressuali «sono strumento reale ed efficace per l'aggiornamento dei medici e un vantaggio per i cittadini». Quanto ai convegni medici, cominciano a circolare i primi dati dopo il taglio deciso con la Finanziaria 2002: quelli di importo superiore a 25.823 € nel 2002 sono calati del 25% circa, passando da 4.151 a 2.880, con sole 370 autorizzazioni nei primi due mesi del 2003. Sono invece rimasti stabili tra il 2001 e il 2002, a quota 14mila, i cosiddetti mini-simposi (sotto la soglia dei 25.823 €): se, però, si confermerà la tendenza dei primi due mesi dell'anno (2.700 eventi), crescerebbero del 25 per cento.