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FARMACI: LO SPRECO DANNEGGIA IL SSN

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I farmaci non consumati che finiscono nella spazzatura costano ogni anno allo stato più di 650 mln di euro. Da uno studio del Dipartimento economico dell'Osservatorio sulla terza eta', Ageing Society, presieduto dal Presidente di Infrastrutture, Andrea Monorchio sono state studiate le abitudini degli italiani, in tema di gestione della farmacia di famiglia. L'indagine ha messo in evidenza come sia ''leggero'' il comportamento degli Italiani verso l'uso e il consumo dei farmaci. L'equivalente di 1 miliardo di pillole all'anno viene gettato via perchè nella maggioranza dei casi e' contenuto nelle scatole in surplus rispetto all'effettivo fabbisogno o per residuo terapeutico, per scadenza del prodotto o perchè prescritto e mai consumato, comportamento, quest'ultimo, che riguarda un milione e mezzo di persone. Dalle risposte di circa 300 famiglie e' emerso che il 92% di esse conserva in casa farmaci: il 9% ha più di 20 confezioni come scorta, il 65% dichiara di averne almeno 10, ed il 26 % rientra tra le 10 e le 20 confezioni. Se la maggioranza (il 98%) afferma di leggere personalmente le istruzioni prima di prendere un farmaco, il controllo della scadenza viene eseguito con meno scrupolo: Il 61,4% dice di farlo ''quando capita'', il 9,6% a cadenza annuale e il 29% ogni 6 mesi. La pigrizia, poi, e' alla base della dismissione scorretta delle medicine, visto che il 64,3% degli italiani non li inserisce negli appositi contenitori. Un danno ambientale enorme se si tiene conto che in un anno il 96% degli intervistati elimina mediamente almeno 10 confezioni di medicine, tra le 10 e 20 confezioni il 3,3% e lo 0,7 % sostiene di eliminarne oltre 20 scatole. La commissione d' inchiesta del Senato, nel frattempo, ha già messo all'ordine del giorno di mercoledi' l'audizione del Ministro sulle vicende dei farmaci. ''Andro' io stesso all' incontro, con delega del ministro – ha annunciato il sottosegratrio alla Salute, Cesare Cursi - per riferire le attività che quotidianamente il ministero attua a difesa e tutela del cittadino-utente, utilizzando la farmacovigilanza e anche richiedendo misure particolarmente dure e sanzioni molto pesanti nei confronti di quanti operano contro la legge''. (ANSA) «La prima cosa da fare - secondo il segretario generale di "Ageing Society", Roberto Messina - è una campagna di sensibilizzazione per un uso consapevole delle medicine. Riducendo il numero delle compresse nelle confezioni per le patologie acute, aumentando al contempo la quantità dei farmaci destinati a quelle croniche». Il presidente del Dipartimento economico dell´Osservatorio, Andrea Monorchio, rilancia invece, la proposta di introdurre la "ricetta elettronica" per controllare la spesa farmaceutica e seguire il percorso dei 422 milioni di ricette, tante sono infatti quelle prescritte ogni anno. «Attraverso i codici assegnati ai medici si conoscerà in tempo reale il nome di chi prescrive i farmaci - afferma Monorchio - e si potranno monitorare gli acquisti individuali. L´investimento iniziale potrà essere recuperato in tempi molto brevi grazie ai risparmi ottenuti con il nuovo sistema»(REPUBBLICA).