La commissione di tecnici incaricata dal sottosegretario alla giustizia – Michele Vietti – di riscrivere la normativa sulle professioni ha definito ieri il testo di legge quadro.
La bozza di legge sulla riforma delle professioni che adesso è passata all’approvazione degli organi di rappresentanza del mondo professionale dovrebbe essere definitivamente approvata dalla Commissione nella ultima seduta del 26 febbraio anche se in realtà non basteranno solo 6 giorni ai professionisti perché tutti esprimano parere favorevole. Nel frattempo l’Antitrust si è già pronunciato su alcuni aspetti significativi della bozza esprimendo forti riserve e contrarietà: “L’accesso alle professioni – ha spiegato Tesauro – andrebbe curato e modernizzato con grande scrupolo e sarebbe opportuno dare la possibilità di accesso alla professione, eliminando ogni tipo di restrizione attuale o potenziale, senza rinunciare a un controllo adeguato e severo a livello di formazione”. “Tra le restrizioni all’esercizio dell’attività professionale – secondo il presidente dell’Antitrust – la fissazione di tariffe inderogabili minime o fisse appare quella meno riconducibile al perseguimento dell’interesse generale”.
