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IZO DI PORTICI: CI VUOLE PREVENZIONE

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Intervistato dal quotidiano Repubblica, Antonio Limone, Commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, spiega che il fenomeno delle macellazioni clandestine si affronta “aggiungendo l’anello mancante alla catena dei controlli”. All’indomani del coinvolgimento di tre medici veterinari, dipendenti ASL del salernitano, Limone commenta che “ “Indagini e operazioni dei carabinieri del NAS arrivano quando il guaio è già fatto. Bisognerebbe invece agire a monte con la prevenzione . Ma purtroppo la categoria dei veterinari compare soltanto come quella dei collusi coinvolti nel circuito criminale della macellazione; d’altra parte però i veterinari sono tutori della salute dei consumatori. Per certi versi più dei medici perché agiscono a monte del ciclo alimentare . Non si può intervenire solo quando la carne infetta è già nel piatto. La profilassi si fa con la specialità veterinaria, con una rete di sicurezza alimentare in cui non si parli più una buona volta di autocertificazione di controllo. Quella è una presa in giro”. E conclude ricordando che, in proposito, all’Assessorato alla Sanità della Regione Campania qualcosa si sta già muovendo. ( Repubblica, edizione di Napoli, 21/01/2003).