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SCHMIDT: NO ALLA SPERIMENTAZIONE

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"Misure contro la sperimentazione su animali d'affezione" è la proposta di legge presentata dall'on. Giulio Schmidt, con l'adesione dell'intergruppo parlamentare animalista, per evitare che migliaia di cani e gatti finiscano in laboratori di vivisezione. " E' un fatto di coscienza - spiega l'on. Schmidt - Siamo abituati a vedere questi animali nelle nostre case ed a considerarli alla stregua di veri membri della famiglia. Toglierli dal mercato della vivisezione significa riconoscere la loro dignità ed il loro diritto alla vita".
Hanno firmato la proposta infatti numerosi esponenti della casa delle libertà, dei ds, della margherita, rifondazione comunista, comunisti italiani e minoranze linguistiche. "Mi auguro – continua l'on. Schmidt - che anche il Governo sostenga questa iniziativa affinché il contenzioso attualmente in itinere con l'Emilia Romagna e le iniziative similari delle altre regioni abbiano a concludersi con una decisa presa di posizione dello Stato".
La proposta modifica il decreto legislativo 116 del 1992 che se come principio stabilisce il divieto di utilizzare cani e gatti ai fine della sperimentazione purtroppo con lo strumento della "deroga" di fatto autorizza una pratica che solo nel periodo 1998/2000 è costata la vita a 2550 circa tra cani e gatti. (emilianet.it)
Morando Soffritti, direttore scientifico della Fondazione Ramazzini, al Resto del Carlino: «E' impossibile e troppo pericoloso sperimentare sull'uomo. La sperimentazione animale è di fondamentale importanza sia per testare la tollerabilità e tossicità dei farmaci che per identificare i rischi ai quali le popolazioni possono essere esposte.
Di volta in volta possono essere necessari cani o gatti, o animali di specie inferiore: conigli, ratti, topolini. Ma in ogni caso è venuto il momento di fare una rivisitazione critica delle nostre metodologie. La legge dell'Emilia-Romagna va incontro a queste esigenze di salvaguardare le necessità della salute dell'uomo e nello stesso tempo di una pratica corretta nella ricerca».