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PET THERAPY IN STATO-REGIONI

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Per la prima volta la pet therapy viene inserita fra le cure ufficiali. Nel testo predisposto dal Ministero della Salute si specifica però che l’assistenza venga organizzata da personale specializzato, quindi non terapisti improvvisati. Nel chiarire le sue intenzioni, il ministro ha aggiunto che per pet therapy si intende anche la possibilità che un anziano possa trasferirsi in una residenza in compagnia del suo cane accudito in una cuccia. Il decreto Sirchia prevede che gli animali da compagnia vengano rispettati nel modo di alimentarli, portarli a passeggio e assicurargli un tetto. Sanzioni per chi calpesta i loro diritti. Il testo sarà presto materia di discussione in Conferenza Stato-Regioni. A queste ultime si raccomanda di agevolare la presenza in corsia dei piccoli amici da compagnia, ad esempio nelle strutture pediatriche e nelle case di riposo. Le cure con gli animali vengono utilizzate da tempo, con risultati evidenti, soprattutto in bambini e pazienti con problemi psicologici e psichiatrici. Si stanno scoprendo nuove possibilità di applicazione. A Roma è partito un progetto sperimentale presso «Casa Dago», casa famiglia per il recupero dei post comatosi. I ragazzi che cercano di riprendersi da eventi traumatici trascorrono alcune ore della giornata con cani labrador addestrati. «Prendersi cura di loro li aiuta a recuperare l’autostima, a sentirsi responsabili di un altro essere», spiega Elena Maria Villa, presidente dell’Associazione per il recupero dal coma «Arco ’92» e fondatrice di Casa Dago, esperienza modello in Italia. ( Corriere della Sera, 20 dicembre 2002)