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UNIVERSITA’,LA RIFORMA VA AVANTI

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Solo dopo la conclusione della sperimentazione, il Ministro Letizia Moratti deciderà il da farsi . Per ora la riforma universitaria prosegue. Lo stesso decreto 509/99 che ha avviato la riforma ha previsto una prima verifica dopo tre anni. L’aumento delle immatricolazioni registrato nel 2001/2002 ( oltre il 10%, percentuale probabilmente confermata dai dati sul 2002/2003) è stato positivamente commentato dal Ministro: l’incremento del numero dei laureati è uno degli obiettivi dichiarati del MIUR. Tuttavia il Ministero ribadisce la necessità di una verifica attiva dei requisiti minimi delle strutture accademiche, diversa da quella di tipo autocertificativo inizialemente riconosciuta ai rettori. Antonello Masia, direttore generale del Ministero, dichiara oggi al Sole 24 Ore: “L’introduzione dei requisiti minimi ha fatto riconsiderare l’offerta formativa di primo livello, con accorpamenti dei corsi di laurea – oggi sono 2.530 – e una progettazione di quelli specialistici al di sotto delle aspettative. Questi ultimi sono circa 840, oltre ai corsi di Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Odontoiatria Farmacia e Architettura, regolati dalle direttive dell’Unione Europea”. Riguardo ai corsi a ciclo unico, il Ministero non prevede titoli intermedi, perchè non potrebbero essere spesi a livello europeo e perchè non trovano riscontro nella domanda del tessuto economico e produttivo.