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RIDUZIONE IVA, CURSI FAVOREVOLE

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“Un incentivo contro il fenomeno del randagismo ed un contributo a favore della zootecnia” – con questa definizione la Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato il 10 ottobre scorso, in sede consultiva, l’emendamento alla Finanziaria 3200-bis XII/32.01 avanzato dal Collega On. Mancuso. L’emendamento riguarda la riduzione dell’IVA applicata sulle prestazioni veterinarie dal 20 al 10 per cento. “L’obiettivo è duplice – spiega in una nota Gianni Mancuso – da un lato ridurre i costi per i privati che adottano animali d’affezione ( cani e gatti) e combattere più efficacemente l’abbandono ed il randagismo; dall’altro andare incontro agli allevatori degli animali da reddito che operano in una realtà economica poco redditizia, specie dopo le batoste delle quote latte e di mucca pazza”. Alla seduta della Commissione era presente il Sottosegretario alla Salute, Sen Cesare Cursi che ha concordato con l’approvazione di questo emendamento, formulato in forma di articolo aggiuntivo alla Finanziaria del 2003. La parola passa alla Commissione Bilancio della Camera. Analoga iniziativa era già stata presentata lo scorso anno dall’On Mancuso. La richiesta di riduzione dell’IVA era uscita dalle sedi parlamentari per divenire materia dell’esecutivo. La questione a maggio di quest’anno era ancora dibattuta per incongruenze con la normativa europea. Al riguardo l’ANMVI aveva fatto pervenire al governo l’elenco delle aliquote IVA applicate nei vari Paesi europei sulle prestazioni Veterinarie, a dimostrazione della disomogenità di trattamento fiscale a cui sono soggette le prestazioni veterinarie in ambito comunitario e del regime più favorevole a quello italiano in vigore presso alcuni Stati membri.