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OBESITA’ NEI PETS

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Secondo una recente ricerca condotta dalla Hill’s Pet Nutrition insieme alla Northwestern Memorial Hospital di Chicago sessanta milioni di cani e gatti, il 50% della popolazione degli animali da compagnia degli USA, è in sovrappeso. Le cause sono riconducibili a diete troppo caloriche e a stili di vita sedentari. Le conseguenze si manifestano in problemi cardiaci, al fegato, artrosi e diabete. Anche in Italia, il problema si sta rivelando nella sua complessità: “Cani e gatti ingrassano solo per colpa dei proprietari” – ha spiegato il professor Pier Paolo Mussa, Presidente della SIANA ( Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale). Il medico veterinario risulta l’interlocutore privilegiato non solo per riconoscere l’effettiva condizione di obesità dell’animale, ma anche per ristabilire l’equilibrio nutrizionale. Conferme arrivano anche da indagini di mercato condotte da riviste specializzate. Il Salvagente ad esempio ha dedicato un’inchiesta sulle scelte e sui comportamenti dei proprietari in fatto di cibo per animali: il consiglio del veterinario è determinante, ma tanti seguono “il gusto” dell’animale. Dominante la scelta del cibo in scatola, sia fra i proprietari di cani che di gatti. E sulle pagine del Salvagente Aldo Vezzoni ha dichiarato: “ Noi spesso ci siamo trovati di fronte a problemi dietetici dell’animale in crescita o di quello anziano alimentato con cibi preparati in casa. L’industria invece ha cercato di ottimizzare le informazioni scientifiche. Questo non significa che se si ha tempo per preparare un menu bilanciato al proprio animale, senza utiizzare gli scarti del proprio pasto, non si debba farlo”.
L’indagine del Salvagente è integralmente pubblicata sul numero 8/2002 di Professione Veterinaria.