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EVOLUZIONE DEL GATTO

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Secondo il ricercatore americano Nicholas Nicastro della Cornell University, per attrarre l’attenzione dell’uomo i gatti avrebbero elaborato particolari segnali sonori. Un particolare aspetto dei processi evolutivi del gatto avrebbe dunque riguardato i miagolii, in funzione della convivenza con la specie umana. La notizia ha fatto tappa su tutti i maggiori organi di stampa nazionali, fino all’approdo sulle pagine di Corriere Scienza dove, Roberto Marchesini della SISCA ( Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) domenica scorsa ha indicato una visione più ampia delle modalità comunicative dei felini: “Siamo portati a pensare che quella vocale sia la principale modalità comunicativa dei gatti – afferma Roberto Marchesini - in realtà questi animali comunicano principalmente attraverso messaggi odorosi emessi da ghiandole del capo e della coda e con il linguaggio del corpo trasmettendo quindi il proprio stato d’animo a seconda della postura e della posizione delle orecchie e della coda. La comunicazione vocale ha una forte componente individuale. Alcune razze, come quelle orientali siamese, balinese, e burmese ad esempio miagolano molto. Altri gatti invece aprono la bocca senza emettere alcun suono”.
Intanto, dopo vent’anni dal primo incrocio, si è stabilizzata una nuova razza felina: lo York Chocolate, che, riconosciuto negli Stati Uniti, sarà vagliato a fine mese da una giuria internazionale e dalla Federazione Italiana delle Associazioni Feline, per l’ingresso ufficiale tra le razze riconosciute in Italia.