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CONDANNA DELL’ANTITRUST: LE REAZIONI

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«Ci adegueremo alle richieste dell'Antitrust. Pensavamo di essere nel giusto: la nostra buona fede nasce dal fatto che abbiamo sempre lavorato a beneficio del cittadino. Basti pensare che i prezzi praticati sono stati molto più bassi, fino al 30%, rispetto a quelli imposti dai listini”. Questo il commento di Giorgio Siri, presidente di Federfarma al provvedimento con cui l’Autorità Garante della Concorrenza ha inflitto alle organizzazioni dei farmacisti pesanti multe per aver adottato intese anticoncorrenziali. E ha aggiunto: «Decideremo la linea da seguire perché ci sono valutazioni diverse da parte delle associazioni. Non siamo supermercati, perciò non applicheremo le carte fedeltà». Federfarma stabilirà anche se fare ricorso contro l'importo della multa decisa dall'Antitrust. La possibilità di ricorrere al Tar è al vaglio pure della Fofi, il cui presidente, Giacomo Leopardi, ha detto che, per quanto riguarda l'avere impedito la pubblicità alle farmacie, «le nostre decisioni avevano l'obiettivo di non favorire prezzi in concorrenza nelle farmacie» e che, per ciò che concerne le medicine a domicilio, «volevamo solo impedire che ci fosse una sola farmacia per città ad avere il monopolio dei servizi, comunque abbiamo già rivisto la nostra posizione». E poi: «Non vorremmo che, con questa deregulation, la farmacia diventasse un superbazar». Molto positivi i commenti delle associazioni dei consumatori Codacons e Aduc, per le quali fatto il primo passo verso una più ampia concorrenza nel settore dei parafarmaci, ora occorre andare oltre e liberalizzare la vendita dei medicinali in questione consentendola perfino nei supermercati e solo su ricetta medica.