In Assemblea a Catania, dal 26 al 27 aprile, i Delegati dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Veterinaria (ENPAV) hanno approvato all'unanimità il bilancio. Con un utile di 105,4 mln di euro, l'Ente affronta la "gobba pensionistica" registrando un aumento dei redditi professionali e dei volumi d'affari dichiarati. Conseguita la certificazione della parità di genere. Tra le numerose novità, anche una polizza contro le violenze ai Medici Veterinari. >>
Raggiunto l'Accordo in Conferenza Stato Regioni per una nuova linea guida veterinaria per le trasfusioni nel cane e nel gatto. Le banche del sangue saranno autorizzate dalle Asl ed elencate sul sito del Ministero della Salute. Nomina di un Responsabile e adozione di un Protocollo operativo standard. Emoderivati e cavalli fuori dal campo di applicazione. >>
Il Veterinario in autocontrollo e il Veterinario Valutatore. Il primo è incoraggiato dal controllo ufficiale nel suo ruolo di consulente globale dell'allevatore, il secondo è fondamentale per gli organismi di certificazione nella sua funzione di valutazione. Sono loro i protagonisti della produzione primaria e del Seminario nazionale organizzato da SivarSib sul tema. >>
Il Presidente dell'ANMVI chiede al Ministero della Salute una consultazione urgente sulle perduranti carenze di medicinali veterinari. Serve "un chiaro scenario dei problemi e delle soluzioni". Privazioni improvvise di medicinali di utilizzo corrente e primario. Dopo amoxicillina e acido clavulanico, dai canali di approvvigionamento è sparito l'eutanasico. >>
Si sono concluse le votazioni per il rinnovo del Comitato Centrale e del Collegio dei Revisori dei conti per il quadriennio 2025- 2028 della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani. Il nuovo CC entro otto giorni. Gli eletti. >>
L'Ordinanza ministeriale per l'anagrafe canina disciplina anche la produzione, la vendita e l'utilizzo del microchip. Dal 31 marzo 2009 non potranno più essere messi in commercio chip con serie numeriche non assegnate dal ministero. Regolamentate la vendita e la gestione delle scorte.
L' Ordinanza 6 agosto 2008 (Ordinanza contingibile ed urgente concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina) regolamenta, all'articolo 5, la commercializzazione, la vendita e l'utilizzo dei microchip.
OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER LE AZIENDE- Il microchip di identificazione dei cani puo' essere prodotto e commercializzato unicamente da soggetti registrati presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Le ditte che già producono o commercializzano i microchip devono provvedere alla registrazione entro il 19 settembre.
VENDITA DEI MICROCHIP- I microchip possono essere venduti solamente alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, alle aziende sanitarie locali,
ai veterinari liberi professionisti accreditati ad accedere all'anagrafe
canina e alle facolta' di medicina veterinaria che hanno un ambulatorio aperto al pubblico.
CODICE IDENTIFICATIVO Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali registra i produttori e i distributori di microchip ed assegna loro
una serie numerica di codici identificativi elettronici. La commercializzazione di microchip con serie numerica non assegnata dal Ministero è consentita fino alla data del 31 marzo 2009.
SCORTE - L'Ordinanza dispone il divieto di utilizzare serie numeriche diverse da quelle assegnate dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Tuttavia, i soggetti autorizzati all'acquisto (regioni, asl, veterinari liberi professionisti accreditati e facoltà con ambulatorio aperto al pubblico) possono utilizzare microchip gia' in loro possesso, fino a completo smaltimento delle scorte.
RINTRACCIABILITA' E UNIVOCITA'- I produttori e i distributori devono garantire la rintracciabilita' dei lotti dei microchip venduti. I dispositivi di lettura di microchip devono essere ISO compatibili (norme ISO 11784 e ISO 11785). Le ditte non potranno fornire identificatori elettronici con codice d'identificazione nazionale duplicato se non su esplicita autorizzazione del Servizio veterinario della A.S.L. La ditta che procede alla scrittura del transponder deve possedere sistemi di controllo che garantiscano l'univocita' dei codici identificativi impressi sui transponders.