I nuovi certificati sanitari prevedono alcuni adeguamenti rispetto ai modelli in uso. In particolare, le autorità statunitensi richiedono che il seme sia raccolto e trattato sotto la supervisione di un veterinario autorizzato in un centro di raccolta del seme nel paese di origine ed essere mantenuto sotto sigillo, prima e dopo il processo di sessaggio. Inoltre, l'impianto di sessaggio deve essere situato nello stesso paese in cui è stato raccolto il seme e deve avere un protocollo operativo standard di pulizia e disinfezione, approvato dall'USDA, da seguire durante il processo.
Infine, il seme che origina da animali testati per l'esportazione negli Stati Uniti non deve esser miscelato con seme proveniente da altri donatori.
I sopracitati requisiti - precisa la nota ministeriale- devono essere rispettati anche nei casi in cui -per la produzione degli embrioni che si desidera esportare -venga utilizzato seme sessato.
Il seme sessato prima del mese di giugno 2011 potrà non rispettare i nuovi requisiti, ma sul certificato sanitario deve essere riportata la data del sessaggio.
La lista degli stabilimenti di sessaggio approvati da APHIS (Animal and Plant Health Inspection Service) sarà pubblicata on line. Gli stabilimenti che vorranno rientrarvi dovranno farne richiesta ad APHIS. Sul sito del ministero della salute italiano, nell'area dedicata alla Veterinaria Internazionale, saranno pubblicati i nuovi certificati sanitari.
I certificati
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