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DAL MINISTERO

Esportazione di alimenti trasformati per animali da compagnia

Esportazione di alimenti trasformati per animali da compagnia
Le Direzioni della Sanità Animale e deilla Sicurezza Alimentare hanno diffuso una nota di precisazione sulla esportazione di proteine animali trasformati e prodotti che le contengono.
La nota- trasmessa ai Servizi Veterinari Regionali, al Ministero delle Politiche Agricole, Nas e Dogane- contiene precisazioni sul Regolamento europeo 999/2001, che disciplina, vietandola, l'esportazione di proteine animali trasformate (PAT) derivate da animali ruminanti e di prodotti contenenti tali proteine. Nel divieto ricadono anche i fertilizzanti organici e gli ammendanti contenenti PAT di ruminanti.

Tuttavia, si legge nella circolare,  "è ammessa l'esportazione di alimenti trasformati per animali da compagnia, compresi quelli in scatola, che le contengono, solo se questi sono stati sottoposto ad adeguato trattamento ed etichettati secodno la legislazione europea".
Inoltre, l'esportazione delle PAT derivate da non ruminanti e quindi anche dei fertilizzanti che le contengono è autorizzata alle seguenti condizioni:
a) che tali porteine e prodotti siano destinati ad usi non vietati dall'articolo 7 e dall'allegato IV del Regolamento 999/2001;
b) che prima dell'esportazione sia concluso un accordo scritto tra l'autorità competente dello Stato Membro esportatore o la Commissione Europea, e l'autorità competente del Paese Terzo d'importazione.
Con tale accordo il Paese Terzo si impegna a rispettare l'uso previsto e a non riesportare le proteine animali trasformate, o i prodotti che le contengono, per usi vietati.
Ad oggi risulta stupulato solo l'accordo bilaterale con la Serbia.