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MAIS E MANGIMI

Aflatossine, Governo: deroghe ai limiti incompatibili con la UE

Aflatossine, Governo: deroghe ai limiti incompatibili con la UE
Il sottosegretario Franco Braga si è detto favorevole alla risoluzione Delfino. Limiti inderogabili per non inquinare la produzione di latte.
Per il mais e la soia, le difficili condizioni climatiche stanno creando "complicazioni qualitative" per l'elevata presenza di aflatossine/micotossine. L'On Teresio Delfino, già Sottosegretario alle Politiche Agricole, ha presentato una risoluzione in Parlamento sulla quale si è espresso favorevolmente l'attuale Sottosegretario Franco Braga, in quanto "formulata con maggiore attenzione rispetto alle indicazioni dell'Unione europea".

Sul fenomeno è stata presentata una risoluzione anche dall'On Luca Bellotti per chiedere "l'innalzamento dei limiti per le aflatossine nel mais destinato all'alimentazione animale, purché esso sia utilizzato nelle produzioni in cui questo non comporti rischi per la salute umana". Riservandosi di "sottoporre la questione al Ministro", il Sottosegretario ha però rilevato che la risoluzione-Bellotti "appare in conflitto con la normativa europea.L'On Bellotti ha ribadito che i limiti posti negli Stati Uniti sono superiori di 10 volte e suggerito una distinzione tra l'uso del mais per l'alimentazione umana diretta "e altri usi per i quali risulta obiettivamente ridotto l'impatto della tossina". Al riguardo si è svolto un dibattito nel quale sono emerse riserve circa l'ipotesi di una deroga ai limiti di presenza delle aflatossine.

La risoluzione-Delfino impegna il Governo ad evitare fenomeni speculativi sui prezzi "esaltando in modo artificioso la portata dei fenomeni riconosciuti" e a "consolidare il sistema dei controlli e della comunicazione dei dati rilevati in corso di campagna di raccolta". L'atto impegna inoltre il Governo a "ricercare misure, nell'ambito del rapporto con le istituzioni dell'Unione europea, per affrontare le possibili situazioni legate ad eventi naturali eccezionali che comportino conseguenze economiche negative per produttori e stoccatori, incolpevolmente danneggiati e più in generale per la salubrità degli alimenti posti al consumo", anche al fine di "evitare tentativi di elusione dei controlli con conseguente rischio di contaminazione delle filiere sensibili".

Il rappresentante del Governo ha ricordato che "lo scorso 14 settembre il Ministro della Salute ha richiamato i produttori di mangimi al rispetto della normativa comunitaria sui limiti alla presenza di aflatossine, considerato che le stesse possono inquinare la produzione di latte".

I livelli massimi di aflatossine sono stabiliti dal regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione. I prodotti che superano i livelli massimi consentiti non devono essere immessi sul mercato dell'Unione europea. La direttiva 2002/32/CE stabilisce i livelli massimi di aflatossine B1 nelle materie prime per mangimi;i metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale delle micotossine, incluse le aflatossine, sono stabiliti dal regolamento (CE) n. 401 del 2006 della commissione.