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MOZIONI IN PARLAMENTO

Gli Ordini della Sardegna: stiamo con i pastori ma no alla violenza

Gli Ordini della Sardegna: stiamo con i pastori ma no alla violenza
I Veterinari della Sardegna: "condividiamo la protesta per la giusta remunerazione delle produzioni”. Mozioni in Parlamento.

 
Gli Ordini di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari sottolineano il ruolo dei pastori sardi "non solo come primo anello della filiera del latte e delle carni ma anche nella salvaguardia di beni pubblici imprescindibili e che non hanno un valore di mercato quali la tutela dell’ambiente, la salute degli animali, la sicurezza e la qualità degli alimenti".

“Auspichiamo – concludono gli Ordini Veterinari dell'isola in un comunicato- che possa iniziare, nel più breve tempo possibile, una concertazione tra tutti gli autori della filiera coinvolti perché vengano messe in atto azioni finalizzate alla sana ripresa di un comparto che sta alla base della realtà produttiva e sociale della nostra Regione, con il fine ultimo che a ciascuno venga riconosciuto il valore, materiale ed immateriale, del proprio lavoro. Sempre nel pieno rispetto delle regole civili e di corretta convivenza, per questo motivo allo stesso tempo condanniamo ogni forma di manifestazione violenta che possa creare tensioni tra lavoratori dell’intero comparto”.

"Ritengo debba esserci un prezzo del latte ovino minimo fissato per legge così come accade in altre filiere - ha dichiato il Ministro dell'Interno Matteo Salvini- che si è detto "assolutamente pronto a prendere il primo aereo da ministro dell'Interno per garantire l'ordine pubblico".

In Parlamento, a gennaio, sono state depositate due risoluzioni, una a prima firma dell'On Luca De Carlo (FI) per impegnare il Governo in favore di tutto il settore dell'allevamento ovi-caprino, chiedendo di istituire un organismo terzo per controllare l'andamento del prezzo del latte e contrastarne il deprezzamento, un'altra a prima firma dell'On Filippo Gallinella (M5S) sulla "grave crisi in cui versa da tempo la pastorizia, specialmente quella sarda, richiede con urgenza azioni concrete e interventi strutturali per rilanciare un settore che rappresenta una strategica risorsa economica e sociale".
il comparto ovino nella sola Sardegna è strutturato su circa 15 mila aziende zootecniche - ricorda Gallinella-con un indotto di oltre 40 mila addetti, aziende che, rappresentano circa 3 milioni di capi, detengono più del 40 per cento del patrimonio ovicaprino nazionale. La Sardegna rappresenta "l'area di riferimento nazionale per quanto riguarda il mercato del latte e del pecorino romano prodotto leader del comparto: nell'isola si stima una produzione complessiva di 300 mila tonnellate di latte".
La risoluzione Gallinella ritiene "indispensabile disporre di dati regolarmente aggiornati riferiti ai quantitativi di latte crudo di qualsiasi specie acquistati da produttori" e "una maggior accessibilità dei dati presenti nel Sian anche da parte dei produttori".