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INTERROGAZIONE

Traffico di lepri eludendo i controlli veterinari, Zanoni: 'inquietante'

Traffico di lepri eludendo i controlli veterinari, Zanoni: 'inquietante'
"Elusi ‘in maniera fraudolenta i controlli sanitari dei servizi veterinari. Quanto ipotizzato dalla procura di Asti è inquietante".

Lo afferma, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni,  primo firmatario di una interrogazione dell’intergruppo consiliare - ‘Tutela animali e natura’ -avviato in maggio dallo stesso Zanoni, insieme ai consiglieri veneti Cristina Guarda della Lista AMP e Patrizia Bartelle del Movimento 5 Stelle.

"Mi auguro che la Magistratura faccia chiarezza e che la Regione Veneto avvii delle serie verifiche- dichiara Zanoni-  visto che sono coinvolte anche le province di Verona e Vicenza, ovvero quelle a più alta densità di caccia”. Mentre si indaga su  lepri importate illegalmente dall’estero e a rischio tularemia, immesse nei territori di caccia utilizzando fondi pubblici per il ripopolamento, Zanoni  chiede alla Giunta "cosa intenda fare, a seguito della grave vicenda, per tutelare la salute dei cittadini, per garantire il rispetto delle norme in materia di protezione della fauna selvatica e per evitare la perdita di risorse regionali".

Fra le normative violate e  richiamate nell'interrogazione, Zanoni cita l’ordinanza ministeriale 30 marzo 1998  in base alla quale, "l’importazione da Paesi terzi di lepri vive da ripopolamento è soggetta a preventiva autorizzazione ministeriale valida per sei mesi a decorrere dalla data del rilascio”; la stessa ordinanza detta inoltre i requisiti igienico sanitari minimi di cui debbono disporre le aziende interessate all’importazione.

“Dalle indagini, secondo quanto riportato dalla Stampa – continua l’esponente dei Democratici - sarebbero stati elusi ‘in maniera fraudolenta i controlli sanitari dei servizi veterinari facendo in questo modo figurare le lepri autoctone e utilizzando i fondi destinati alla caccia in modo indebito, per fini diversi’.

I fatti risalgono al 22 giugno scorso, quando i carabinieri del Nucleo anti sofisticazione di Alessandria hanno scoperto “un’illecita importazioni di lepri vive da Paesi esteri a rischio tularemia (ovvero la malattia che colpisce i conigli)”. Conseguentemente sono stati emanati “undici decreti di perquisizioni ed emessi diciotto ordini di esibizione da parte della procura di Asti, all’interno di aziende agricole, uffici pubblici nelle province di Alessandria, Asti, Brescia, Pavia, Genova, Torino, Verbania, Verona e anche Vicenza”. Dalle indagini è emerso che sarebbero stati elusi “in maniera fraudolenta i controlli sanitari dei servizi veterinari facendo in questo modo figurare le lepri autoctone e utilizzando i fondi destinati alla caccia in modo indebito per fini diversi”;
Il blitz coordinato dal Nas di Alessandria è scattato, dalla Liguria al Veneto “i militari si sono presentati in diversi uffici e aziende agricole (anche del Vicentino) acquisendo la documentazione in merito alla registrazione delle lepri”.

Le persone coinvolte sono accusate a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità materiale e ideologica commessa da Pubblico Ufficiale nell’ambito delle proprie funzioni. Le lepri provengono da Romania, Ungheria e Bulgaria, "tutti Paesi a rischio tularemia, la malattia che colpisce i conigli e la loro presenza potrebbe rappresentare un serio pericolo per la fauna presente nelle nostre aree e di conseguenza per gli esseri umani. La tularemia si può contrarre, infatti, attraverso il contatto diretto con animali infetti, con l’ingestione di acqua contaminata o di carne poco cotta proveniente da capi malati, o attraverso la puntura di zecche”- dichiara Zanoni che conclude: “Nessuno vuol fare allarmismo, ma è bene indagare subito".