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VALLE DAOSTA

BTV, rimossi vincoli e restrizioni nelle movimentazioni

BTV, rimossi  vincoli e restrizioni nelle movimentazioni
La decisione fa seguito a una comunicazione del Ministero della Salute, su parere del Centro di Referenza Nazionale per la Blue Tongue di Teramo.
L’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali e l’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta informano di aver avuto comunicazione da parte del Ministero della Salute, inerente il parere del Centro di Referenza Nazionale per la BTV (febbre catarrale degli ovini – Blue Tongue) di Teramo che modifica, eliminando tutti i vincoli e restrizioni nella movimentazione dei bovini e degli ovi-caprini in Valle d’Aosta, il dispositivo dirigenziale trasmesso la scorsa settimana, dalla Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute che introduceva le misure di controllo ed eradicazione per il contenimento della diffusione del virus della Blue Tongue – BTV (febbre catarrale degli ovini) sul territorio regionale alla luce della presenza di un focolaio determinatosi nei dintorni di Bergamo.

Infatti, a seguito della conferma di infezione da parte del Centro di Referenza Nazionale per la BTV, l’area in cui ha sede l’azienda bergamasca riscontrata positiva, è stata dichiarata infetta, con un raggio di 20 km, all’interno dei quali è stato vietato qualsiasi movimento di animali in entrata o in uscita. Sono state inoltre disposte un’area di protezione (ZP) del raggio di 100 km attorno al focolaio osservato e un’ulteriore zona di sorveglianza del raggio di 50 km attorno alla ZP. Quest’ultima situazione è quella in cui si trovavano i 20 Comuni della Regione (Arnad, Ayas, Bard, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Donnas, Emarèse, Fontainemore, Gaby, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Hône, Issime, Lillianes, Perloz, Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent, Valtournenche, Verrès).

L’esito positivo di BTV accertato nella città di Bergamo aveva di conseguenza determinato l’applicazione di tali misure inserendo i 20 Comuni valdostani, in una zona di sorveglianza all’interno di una zona definita di restrizione, pur in assenza di malattia e in presenza di una sorveglianza costante sugli animali e sui vettori e che ha consentito alla Regione di restare sinora indenne da tale malattia.

L’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali e l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta hanno convocato, con urgenza, venerdì scorso l’unità di crisi regionale per condividere le misure di restrizione nelle movimentazione dei bovini e degli ovi-caprini nei Comuni coinvolti, attivando contestualmente i contatti col Ministero della Salute al fine di addivenire per la Regione e per i Comuni interessati ad una revisione condivisa dei vincoli previsti.

Sulla base di valutazioni epidemiologiche e di misure alternative di sorveglianza e in accordo con l’Unità di crisi, l’Amministrazione regionale ha richiesto, nella giornata di lunedì 20 marzo, depositando lettera formale, seguita da un incontro a Roma tra tecnici regionali e ministeriali, lo spostamento della linea di demarcazione della zona di restrizione al di fuori dei confini valdostani, lasciando quini liberi da limitazioni tutti i Comuni valdostani.

L’istanza è stata accolta positivamente dal Centro di Referenza Nazionale per la BTV di Teramo che nella giornata odierna ne ha dato formalmente comunicazione agli uffici regionali preposti. Ne risulta dunque che all’interno della Regione non ci siano più vincoli di restrizione nella movimentazione dei bovini e degli ovi-caprini ma per quanto riguarda gli scambi in entrata tra la Valle d’Aosta e una parte del Piemonte e altre regioni italiane, vigono le restrizioni disposte dai servizi ministeriali a cui i soggetti devono rigorosamente attenersi. Tali disposizioni possono essere richieste al Servizio Veterinario dell’Azienda USL.
La Blue Tongue, che non colpisce l’uomo ed è da sempre considerata patologia esclusiva dei ruminanti, è una malattia infettiva, non contagiosa e il suo nome deriva dalla “cianosi della mucosa linguale” osservata negli animali colpiti in modo più grave. Agente eziologico è un virus che si trasmette attraverso le punture dei moscerini ematofagi del genere Culicoides. Le elevate temperature serali e le forti precipitazioni alla fine dell'estate tendono ad aumentare l'attività dei vettori (che è massima nella tarda estate primo autunno), quindi la trasmissione della malattia.
L’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali e l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali dichiarano che il lavoro congiunto e coordinato tra Assessorati ha permesso agli allevatori valdostani di poter continuare a svolgere, in modo sicuro e scevro da vincoli, il loro lavoro all’interno della Regione, oltre a permettere il regolare svolgimento delle manifestazioni dedicate al bestiame. Sono in atto inoltre valutazioni per operare sempre meglio e per continuare a garantire su tutto il territorio regionale sorveglianza e controlli al fine di mantenere indenne la Valle d’Aosta da questa malattie.