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STATO DI AGITAZIONE

ISZ Sicilia: non ci sono risorse nemmeno per nutrire gli animali

ISZ Sicilia: non ci sono risorse nemmeno per nutrire gli animali
Stato di agitazione all'Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia di via Roccazzo a Palermo, dove sono terminati mangimi, foraggi e medicinali e la sopravvivenza degli animali è a rischio.

I 48 dipendenti dell'ente, che comprende anche le sedi di Giardinello (Godrano) e di Messina, non percepiscono gli stipendi da 3 mesi. Riuniti questa mattina in assemblea, amministrativi, tecnici e operai chiedono al presidente Crocetta il pagamento degli arretrati.

Le risorse destinate all'Istituto di via Roccazzo sono finite: dai 3 milioni e 600 mila euro del 2012 si è passati a 2 milioni e 90 mila euro del 2014. "Sono risorse insufficienti per la gestione complessiva dell'ente. Servirebbero almeno 3 milioni per garantire il funzionamento delle tre sedi – dice il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo – Gli animali sono a rischio: i maiali non mangiano da tre giorni e già gli operai hanno trovato qualche gallina morta. Ma anche le attività che potevano portare introiti all'ente in questa situazione sono rimaste azzoppate: l'azienda di Giardinello ha dovuto interrompere l'attività casearia.

L'istituto così non può andare avanti: ogni anno il trasferimento di risorse diminuisce e crescono i debiti con i fornitori, che ammontano a 800 mila euro. Da qualche anno, inoltre, i contributi ai lavoratori non vengono versati. Quest'anno l'incendio ha bruciato il foraggio accumulato nell'inverno. E anche questo rischia di aggravare la condizione di deperimento degli animali". Tra asini, mucche, capre, cani, cavalli, pecore, galline e maiali una delle mission dell'Istituto è la protezione delle razze autoctone e l'assistenza agli allevatori anche per la riproduzione degli animali.

Flai, Fai e Uila hanno chiesto venerdì un incontro con l'assessore all' Agricoltura e il Dipartimento Infrastrutture. "Se non ci ricevono, mercoledì manifesteremo davanti all'assessorato. La situazione è grave. Vorremmo capire come mai si sono accumulati questi debiti in passato, quando ancora le risorse trasferite all'ente erano più abbondanti – aggiunge Tonino Russo – E come mai un istituto così importante, che dà sostegno alla zootecnia, non sia stato rilanciato pur essendo l'ente un importante proprietario di terreni e immobili storici. A fondo Luparello in mezzo al parco ci sono alcune costruzioni di pregio in parte non utilizzate e in stato di abbandono". Ecco oggi, in via Roccazzo, il grido d'allarme degli operatori:

"La mancanza di finanziamenti sta portando il centro a una paralisi quasi irreversibile. Se non siamo in grado di garantire il cibo agli animali, possiamo solo accudirli. Vogliamo capire cosa la politica e l'assessorato intendano fare. Siamo al limite delle scorte. Stiamo cercando di sopperire in autogestione, col fieno che arriva dall'azienda di Giardinello – denunciano i lavoratori – In più non prendiamo lo stipendio da luglio. E' un problema: tantissime famiglie di stipendio da luglio. E' un problema: tantissime famiglie di operai e impiegati sono monoreddito". (fonte)