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CAMPANIA

Bufale dopate, chieste condanne per tre veterinari

Bufale dopate, chieste condanne per tre veterinari
Le indagini erano partite nel 2006 dopo un blitz nel Casertano a Riardo. Somatotropina e hashish in un giro illecito da 5mln di euro.
Bufale di aziende agricole dopate con somatotropina per produrre più latte. Il pm della procura di Santa Maria Capua Vetere, Maurizio Giordano, ora passato all'Antimafia di Napoli, ha chiesto ai giudici della prima sezione penale le condanne per i veterinari e i rappresentanti farmaceutici accusati da alcuni collaboratori di giustizia, ex affiliati al clan dei Casalesi, di utilizzare sostanze dopanti per le bufale. L'inchiesta era nata nel 2006 in seguito a un blitz a Riardo delle forze dell'ordine.

All'epoca, i carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Napoli avevano eseguito 36 decreti di perquisizione nei confronti di presunti appartenenti ai clan dei casalesi che rivendevano specialità medicinali illecitamente importate dall'Albania, dalla Spagna e dalla Corea. Sequestrate centinaia di confezioni di somatotropina utilizzata per incrementare la produzione del latte e l'ingrasso degli animali destinati alla macellazione.

Il gruppo denunciato dai carabinieri del Nas era composto da grossisti di farmaci, veterinari e imprenditori agricoli; coinvolto anche il titolare di una piccola azienda farmaceutica campana. Nel corso dell'operazione, oltre agli allevamenti ed ai farmaci utilizzati per le bufale, erano stati sequestrati anche quattro litri di olio di hascisc e 687 confezioni di un farmaco ad azione analgesica classificato come stupefacente. Il valore complessivo dei beni sequestrati era  di circa cinque milioni di euro.