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INCIDENTE STRADALE

Randagio muore dopo investimento e resta in clinica

Randagio muore dopo investimento e resta in clinica
Le cronache estive registrano una impennata di incidenti stradali che coinvolgono animali da compagnia. Un caso a Olbia.
Ieri mattina, un paio di felini ed un cane sono stati travolti sull'Aurelia Bis ed è stato chiesto l'intervento del servizio veterinario della Asl. Nei giorni scorsi, a Olbia, un cane è morto investito e il medico veterinario soccorritore è stato costretto a custodirlo 27 ore, subendo anche i ritardi nell'intervento per lo smaltimento della carcassa.

Il conducente dell'auto si è dato alla fuga e la questione è passata nelle mani dei responsabili di una clinica veterinaria. L'animale non era di proprietà, un meticcio tipo pastore tedesco di due anni, che il veterinario soccorritore definisce "bellissimo". Chi lo ha ucciso, se identificato (i danni all'auto sono sicuramente visibili) rischia pesanti sanzioni.

Riferisce il veterinario della clinica sarda: «Ieri (mercoledì, ndc) ci è stato portato un cane investito alle 8.30 sulla sopraelevata nord. È arrivato in coma profondo, con gravissime lesioni alla testa e alla colonna vertebrale. Non abbiamo potuto far altro che porre fine alle sofferenze con l'eutanasia».

I cani randagi sono di proprietà del Comune e sono cominciate le pratiche per lo smaltimento: verbale da parte delle guardie ecozoofile, trasmissione alla polizia locale, firma del sindaco, quindi l'ordine di ritiro. Ma dalla morte del cane all'intervento  (avvenuto ieri alle 12.05) sono trascorse 27 ore. Il veterinadio lamenta di aver fatto "15-20 telefonate prima che si sbloccasse la situazione".

Il conducente del veicolo è tenuto a soccorrere l'animale ferito e comunque ad avvisare gli organi preposti per controllare - e far rimuovere il corpo dell'animale se deceduto (il tutto, a prescindere dalla colpa).