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RIORDINO

DDL IZS Puglia: il capogruppo regionale sollecita Vendola

DDL IZS Puglia: il capogruppo regionale sollecita Vendola
Il Consiglio di amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata non ha più i numeri. Il capogruppo PdL alla Regione Puglia, Ignazio Zullo, sollecita ''Vendola e la sua maggioranza'' alla rapida conversione in legge regionale del ddl sul riordino dell' Istituto zooprofilattico, approvato dalla giunta a febbraio 2011.

''Da tempo in commissione, gia' affrontato nella discussione generale con l'allora assessore Fiore, il ddl sul riordino dell' Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata non puo' e non deve attendere tempi biblici per diventare legge'', scrive Zullo in una nota. ''Con l'avvento dell'estate e con l'intensificarsi degli scambi commerciali nel mercato globale e dei flussi dei viaggiatori - osserva il consigliere pugliese - occorre assicurare la profilassi nella sanita' animale per tutelare anche la salute umana e non si puo' continuare a tenere nei cassetti un ddl approvato dalla giunta regionale nel febbraio 2011''.

L'esponente regionale del Pdl sottolinea come ''la collaborazione tecnico-scientifica degli Istituti zooprofilattici sperimentali e' di fondamentale importanza nella programmazione regionale e nel raccordo funzionale con i servizi veterinari delle unita' sanitarie locali'' nell'ambito delle ispezioni sanitarie di frontiera. ''Non possiamo attendere, urge assumere le decisioni di merito che per quanto ci riguarda sono del tutto favorevoli ma, il nostro senso della responsabilita' e del dovere deve trovare ospitalita' in Vendola e nella sua maggioranza che non possono giocare a perdere tempo'', conclude Zullo.

l'Izs  ha 180 dipendenti e 7 sedi tra Puglia e Basilicata ed è riferimento nazionale per  la ricerca sull'antrace e sulla radioattività. Con le dimissioni del consigliere Augusto Calbi non ha più un Cda di 7 componenti con i quali ha governato negli ultimi anni. E' venuta meno la stretta maggioranza della metà più uno dei 12 consiglieri insediatisi nel lontano 1990.

Il presidente dell'Izs, Felice Scarano, ha segnalato la situazione ai governatori di Puglia e Basilicata, sollecitando a Vendola la reintegra della quota parte pugliese del Cda, 4 consiglieri (su 6 spettanti alla Puglia), che consentirebbero all'organismo di ricomporsi.  «Ci sono settori determinanti di competenza del Cda - spiega Scarano - che rimangono paralizzati, come bilancio e organici. La giunta esecutiva ha i numeri ed opera, ma è il Cda che decide e delibera, ad esempio, in materia di formazione e di assunzioni di categorie protette, che sono due degli argomenti da affrontare a breve".

L'emergenza-numeri emerse anche nel 2011, quando la morte di un altro consigliere già decimò la risicata maggioranza del Cda, una circostanza segnalata alle due regioni, anche allora, da Scarano. Non era la prima volta che l'Izs finiva sotto i riflettori per questioni amministrative. Un anno prima, nel 2010, la giunta regionale pugliese avviò lo scioglimento del Consiglio di amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico per "degrado funzionale dell'Istituto riconducibile principalmente a mancata applicazione di parti salienti del Contratto collettivo nazionale del lavoro per il personale sia medico che sanitario, sospetta illegittimità incarichi di direzione amministrativa e tecnica affidati e criticità della gestione economico-finanziaria". (fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it)

DDL Regionale per il riordino dell'IZS di Puglia e Basilicata