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Sperimentazione, parere favorevole a misure più restrittive

Sperimentazione, parere favorevole a misure più restrittive
La Commissione Igiene e Sanità ha approvato una relazione favorevole al recepimento della Direttiva 2010/63. Bene l'adozione di misure più restrittive.
La relazione giudica "apprezzabile che, all'articolo 14 - che reca specifici principi e criteri direttivi per l'esercizio della delega volta al recepimento della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici - i divieti di cui alle lettere c) ed e) del comma 1 (vietare l'allevamento di primati, cani e gatti destinati alla sperimentazione e l'utilizzo di animali negli ambiti sperimentali di esercitazioni didattiche, ad eccezione dell'alta formazione dei medici e dei veterinari, e di esperimenti bellici, ndr) integrino positivamente la direttiva 2010/63/UE.

Il parere "rileva altresì, con favore, che il divieto di cui alla lettera (vietare gli esperimenti che non prevedono anestesia o analgesia, qualora provochino dolore all'animale, ndr) appare più generale e restrittivo rispetto alle norme in materia di anestesia ed analgesia poste dalla direttiva 2010/63/UE e dall'attuale disciplina interna, rendendola obbligatoria in tutti i casi in cui è possibile un suo utilizzo secondo la farmacopea europea".
"È infine opportuno – conclude la Commissione- definire un quadro sanzionatorio appropriato in modo da risultare effettivo, proporzionato e dissuasivo, istituendo un sistema di ispezioni adeguato e un registro telematico per la verifica dei risultati della ricerca".

Il relatore Sen Lionello Cosentino ha sottolineato come nel testo di relazione si dà conto della maggiore aderenza dell'articolo 14, rispetto alla richiamata esigenza di tutela. "Tale articolo risulta infatti maggiormente restrittivo rispetto al testo della direttiva europea e perciò oggetto di specifico apprezzamento nel testo di relazione".

Il provvedimento sarà domani all'ordine del giorno della Commissione Politiche Comunitarie del Senato