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FINANZIARIA 2019

IVA ridotta: veterinari spagnoli pronti al "piano b"

IVA ridotta: veterinari spagnoli pronti al "piano b"
La riduzione dell'IVA veterinaria dal 21 al 10 per cento, votata dal Governo Sanchez, rischia di non avere i numeri nel Parlamento di Madrid.


Dal 21 al 10 percento. L'11 gennaio scorso, il Governo di Madrid ha approvato la riduzione dell'aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie. La norma è  contenuta nella legge finanziaria 2019 della Spagna, che inizia il suo cammino al Congresso dei Deputati, dove rischia di non avere sostegno sufficiente da parte delle diverse forze politiche.
L'approvazione della finanziaria è incerta soprattutto per il sostegno dei partiti indipendentisti, con i quali il Presidente Sanchez ha avuto numerosi colloqui con l'obiettivo di separare la questione catalana dall'approvazione della legge di bilancio.

La riduzione dell'IVA è una misura molto rivendicata dal settore veterinario spagnolo e dai proprietari di animali d'affezione. Al momento, il Presidente del Governo Pedro Sanchez non ha il sostegno sufficiente per garantire l'approvazione dei bilanci e, quindi, la riduzione dell'IVA veterinaria è incerta. Per questo il Collegio dei Veterinari della Spagna pensa già ad un "piano b" e  chiede che la riduzione dell'IVA venga introdotta con altri mezzi legislativi: il Presidente Juan José Badiola (foto) ha  infatti riferito di aver avuto colloqui con le diverse forze politiche, in vista di una modifica della legge spagnola sull'IVA.

Il Congresso dei Deputati voterà gli emendamenti a marzo.

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