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TAR PUGLIA

Il Comune non può vietare in assoluto l'uso di animali al circo

Il Comune non può vietare in assoluto l'uso di animali al circo
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia ha sospeso l'efficacia dei due provvedimenti comunali.
Con ordinanza 399/2013 il TAR Puglia- sede di Lecce- ha sospeso due provvedimenti del Comune di Brindisi.
Si tratta del provvedimento del Dirigente dell'Ufficio Attività Produttive - Esercizi Pubblici "nella parte in cui, facendo espresso riferimento all'Ordinanza Sindacale n.27 del 25/10/2012, informa che lo svolgimento dell'attività circense è subordinato al preliminare deposito di apposita dichiarazione dalla quale risulti che non è previsto l'uso di animali".
Sospesa anche la stessa Ordinanza Sindacale "nella parte in cui ordina il divieto di svolgere sul territorio del Comune spettacoli, giochi, lotterie o altri intrattenimenti pubblici, compresa la mera esposizione alla pubblica vista comunque per trarne lavoro, esemplificatamente in occasione di fiere, mercati, manifestazioni circensi, che comportino maltrattamenti ad animali e/o siano contrari alla loro dignità ed al loro rispetto, e/o vediamo animali vivi quali trofei di una vincita, nonché di ogni altro atto presupposto, conseguente e, comunque, connesso".

Per il Giudice, subordinare lo svolgimento dell'attività circense al deposito di apposita dichiarazione dalla quale risulti il non utilizzo di animali- "appare ad un sommario esame proprio della fase cautelare, del tutto ingiustificatamente prescrivere un "assoluto divieto" di utilizzazione di animali".

Inoltre, nella sua ordinanza, il TAR ritiene che "tale divieto risulta contrario ai principi generali e alla ratio della L.n. 337/1968 perché, pur potendo richiedersi specifiche cautele per il benessere e la dignità degli animali, ne ha inasprito la tutela, omettendo di effettuare un corretto bilanciamento di valori e contrapposti interessi, senza neppure effettuare alcuna distinzione tra i diversi utilizzi delle specie animali".

Pertanto, "come da condivisibile orientamento", l'esercizio da parte dei Comuni del potere regolamentare in materia di vigilanza igienico-sanitaria o di tutela degli animali "non può mai portare al divieto tout court di svolgimento di attività che sono consentite in base a specifiche disposizioni di legge".

La trattazione di merito del ricorso è fissata con udienza pubblica l'11 dicembre prossimo.