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COMMISSIONE ESPERTI

ISA, concordato preventivo per contribuenti "inaffidabili"

ISA, concordato preventivo per contribuenti "inaffidabili"
L'Agenzia delle Entrate ha presentato alla Commissione Esperti il concordato preventivo biennale. Obiettivo: un reddito da punteggio 10, concordato al 50%.

"Il nuovo strumento fiscale è una sorta di pianificazione fiscale per il contribuente"- spiega Giuliano Lazzarini, Medico Veterinario e componente della Commissione Esperti dell'Agenzia delle Entrate. "Compito della Commissione è di approvare la metodologia". Il concordato preventivo biennale potrà essere utilizzato dal contribuente che non abbia commesso reati tributari e che non presenti debiti fiscali nè posizioni previdenziali irregolari. Potrà esser scelto dai contribuenti che applicano gli ISA "e anche dai forfettari che saranno inquadrati come appartenenti al settore di riferimento"- spiega Lazzarini.

Che cos'è- Il concordato si basa sulla differenza fra reddito stimato e reddito effettivo, con una decurtazione del 50 per cento. E' pensato per i contribuenti che possono andare incontro a situazioni diverse, dal fallimento alla perdita della clientela, ma anche ai contribuenti con Indici compresi fra 8 e 10. Sono previste premialità per i contribuenti ISA che raggiungono i punteggi 9 e 10. L'obiettivo è di portare i contribuenti concordatari, progressivamente, ad un reddito annuale pari a quello necessario per raggiungere il voto ISA 10.
Anche i soggetti con voto ISA sotto il 6 riceveranno un proposta di reddito che terrà conto non solo dei redditi dell'ultimo triennio del contribuente ma anche del costo dell'adeguamento riferito ai singoli indicatori elementari ISA. Sempre per i contribuenti che non raggiungono il punteggio di 10 ai fini ISA, la maggiore stima del reddito risultante viene moltiplicata per un coefficiente benchmark, ottenuto dal rapporto tra il valore aggiunto dichiarato e quello stimato dei contribuenti pienamente affidabili. 

Biennio  2024 e 2025-  Il concordato si applica nel biennio 2024 e 2025. Il concordato del 2024 è riferito al 2023 e ai due anni precedenti, per un totale di tre anni di osservazione sia delle componenti reddituali che settoriali. Per il 2024, il concordato viene fissato al 50%. Il reddito proposto ai concordatari dall'Agenzia delle Entrate per il biennio sarà basato sullo storico reddituale del contribuente- anche in base agli ISA- e verrà gradualmente aumentato nell'arco del biennio e rivalutato in base alle proiezioni macroeconomiche disponibili, a partire da quella sulla crescita del PIL, che per il periodo d'imposta 2023 è dello 0,6% e per il 2025 dell'1%. Di conseguenza sottoscrivere il patto col fisco sarà (molto) più costoso per i soggetti che non raggiungono la piena affidabilità fiscale, calcolata attraverso gli indici sintetici di affidabilità (ISA).

Obiettivo: piena affidabilità fiscale- La metodologia prevista dall'Agenzia delle entrate per la proposta di reddito concordato consentirà di raggiungere il reddito corrispondente alla piena affidabilità fiscale nell'arco temporale di due anni, vale a dire adeguandosi il primo anno con il 50% della proposta complessiva e con il restante 50% nell'anno successivo. In parole povere - spiega il quotidiano economico Italia Oggi- verrà proposto un reddito maggiorato per l'anno d'imposta 2024 ed uno ancora più elevato per l'anno d'imposta 2025 evitando i “bruschi” aumenti che si sarebbero avuti sul reddito di una sola annualità da livello 10 di affidabilità.

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