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RIFORMA FISCALE

Aliquote IVA, torna in agenda la razionalizzazione

Aliquote IVA, torna in agenda la razionalizzazione
Un meccanismo di esenzione e un riordino generale delle quattro aliquote esistenti. Il Vice Ministro dell'Economia ha annunciato l'avvio della riforma IVA.

Nel riordino dell'Iva arriverà anche l'aliquota zero. Ci sarà un meccanismo di esenzione per determinate categorie di beni, così come si è già sperimentato per i vaccini contro il Covid-19, e si punterà poi al riordino delle quattro aliquote esistenti, del 4, 5, 10, e 22 per cento. Lo ha spiegato Maurizio Leo, (nella foto) viceministro dell'economia, intervenendo al convegno organizzato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti.

Secondo quanto riportato dal quotidiano economico Italia Oggi, il viceministro Leo ha annunciato che la riforma fiscale è in arrivo in Consiglio dei ministri nelle prime due settimane di marzo.

Si interverrà anche sul tributo «per omogenizzare i trattamenti tributari con riferimento a diverse tipologie di bene. Pensiamo al settore dell'alimentare con aliquote del 4% 10 % per la carne e il pesce e il 22% per le bottiglie d'acqua.» ha esemplificato, «l'acqua minerale sconta il 22% anche qui è necessario procedere a una razionalizzazione».Il percorso per l'imposta nella legge delega di riforma sarà tracciato guardando alle regole comunitarie Ue: «L'Iva è un tributo che deve necessariamente allineare le regole unionali a ciò che ha affermato la corte di giustizia Ue, l'obiettivo delle norme della delega», ha ribadito Leo è allinearci più possibile agli indirizzi che ci vengono offerti dalla legislazione unionale e dagli interventi della Corte giustizia».

In questo contesto, Il Viceministro anticipa che è allo studio l'introduzione di un meccanismo di aliquota zero: «l'esenzione con diritto alla detrazione introdotto per i vaccini. Potremmo selezionare i beni muovendoci in direzione coerente con le regole comunitarie». Leo ha poi ricordato che nella riforma fiscale in arrivo si tratterà anche della crisi di impresa puntando a estendere lo strumento della composizione negoziata della crisi agli altri istituti liquidatori.

Accanto alla scrittura della legge delega Leo ha rivelato di lavorare insieme al direttore del dipartimento delle finanze Giovanni Spalletta e al direttore dell'agenzia delle entrate Ernesto M. Ruffini per predisporre insieme alla legge delega di riforma i testi unici delle imposte.