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Il microcredito ai giovani professionisti slitta a maggio

Il microcredito ai giovani professionisti slitta a maggio
Non ci sarà nessun 'click day' e nessuna scadenza, ma una data che darà il via alle procedure del microcredito. Quella data però non c'è ancora.
E' altissimo l'interesse suscitato dal Ministero dello Sviluppo nei confronti del microcredito. Ma quando si potrà iniziare a beneficiarne? La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro (Circolare n. 8 del 17 aprile 2015) ha realizzato una serie di FAQ (Frequently Asked Questions) per orientare i beneficiari, fra i quali rientrano i liberi professionisti in attività da non più di 5 anni.
La Circolare esce in attesa dell'operatività dei bandi che sarà definita per decreto dal Ministrero dello Sviluppo economico.

Il Microcredito slitta a maggio- Il decreto dello Sviluppo economico sta ritardando la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in quanto ancora al vaglio della Corte dei Conti. Dopo bisognerà attendere la  successiva pubblicazione della circolare operativa da parte del gestore del Fondo nei successivi 15 giorni. Presumibilmente l'inizio della procedura scatterà non prima di metà maggio. Il ritardo è anche motivato, visto l'interesse suscitato presso gli italiani, dalla ricerca di una strategia per aumentare la platea dei destinatari.

Dal MISE la garanzia, non il finanziamento diretto- Il Ministero presterà solo la garanzia (e non provvederà ad erogare direttamente i fondi) si sta ipotizzando la possibilità di utilizzare un sistema di leva
fiscale e di non immobilizzare l'intera cifra del prestito oggetto della garanzia, bensì una cifra inferiore. Di conseguenza i 40 milioni disponibili potrebbero raggiungere molti più soggetti.

Nessuna corsa al click day- Non è necessaria, però, alcuna corsa all'accaparramento della garanzia in quanto non si tratta di un bando con una finestra temporale definita entro la quale poter presentare le domande. Quindi nessun click day ma soltanto un momento dal quale sarà possibile richiedere l'intervento del Fondo di Garanzia Pubblica.

I professionisti rientrano fra i soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia; dovranno essere professionisti già titolari di partita IVA da non più di 5 anni. Inoltre i professionisti interessati al microcredito non possono avere più di 5 dipendenti (10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative)
Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).
Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali (le cosiddette ' professioni non regolamentate') iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico.

Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.

Nessuna valutazione economico-finanziaria- Le modalità di accesso per le operazioni di microcredito alla garanzia pubblica sono particolarmente vantaggiose: il Fondo interviene senza la valutazione economico-finanziaria del soggetto beneficiario finale. Ciò significa che, ai fine dell'accesso alla garanzia, non occorre presentare al Fondo alcun documento contabile né un business plan: il merito di credito dell'impresa o del professionista viene valutato dal soggetto finanziatore.

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