• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31380

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

DDL CASCATA

Consumatori: Codici in audizione sui farmaci veterinari

Consumatori: Codici in audizione sui farmaci veterinari
L’Associazione Codici è intervenuta in Commissione Igiene e Sanità sui disegni di legge Amati e De Poli: meglio il Regolamento europeo. , Critici i contenuti dell'audizione di Codici secondo cui  le due proposte "non avvicinano affatto la normativa dei farmaci utilizzati nel trattamento veterinario a quelli utilizzati nel trattamento umano e meno che mai garantiscono pari tutela di salute a condizioni decisamente economiche, sia per gli utenti che per il sistema sanitario veterinario nel suo complesso".

Il nuovo regolamento europeo- Al contrario, il nuovo Regolamento Europeo dei Farmaci Veterinari, "consentirà, molto probabilmente, l’uso in deroga dei farmaci veterinari non più a “cascata” ma a “ventaglio”- è la tesi di questa associazione di consumatori-  dando piena possibilità di scelta al veterinario di una qualsiasi altra opzione terapeutica disponibile, in caso di mancanza di farmaco veterinario".
Inoltre, è sempre Codici a sostenerlo, il nuovo Regolamento Europeo regolamenta in modo più soddisfacente per i consumatori la commercializzazione dei farmaci generici veterinari. Prevedendo l’identificazione del farmaco con il nome del principio attivo e non più gli attuali nomi commerciali e sarà imposta la dicitura “medicinale generico”, per una più facile e immediata identificazione da parte dei consumatori".

Mercato e costi- Nella nota stampa diffusa in seguito all'audizione di ieri, Codici sostiene che "in Italia ci troviamo di fronte ad una vera e propria distorsione del mercato dei farmaci veterinari.
I costi delle cure veterinarie non sono più accettabili e pongono l’obbligo per le autorità nazionali di garantire la tutela della salute degli animali, anche per prevenire eventuali trasmissioni di malattie agli umani".   E inoltre, Codici bolla come "inconsistenti" le giustificazioni del Ministero della Salute sulla assenza di contrattazione del prezzo, osservando che il MinSal " non ha mai redatto un elenco di farmaci considerati salvavita né per gli animali cosiddetti da affezione né per quelli da reddito produttori di alimenti".

L’Associazione Codici "sostiene fermamente la necessità di una contrattazione del prezzo che porti ad una politica su quest’ultimo equa e controllata. Non è più accettabile che anche quando le molecole per uso veterinario seppur in tutto e per tutto uguali a quelle utilizzate per gli umani, arrivino a costare fino a 90/100 volte in più, come nel caso del ketoprefene".