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PIANO NAZIONALE RESIDUI

Controlli sui residui di farmaci e sostanze non autorizzate

Controlli sui residui di farmaci e sostanze non autorizzate
Diffusi i risultati della ricerca di residui di sostanze ad effetto anabolizzante e non autorizzate, di medicinali veterinari e contaminanti in animali vivi e prodotti di origine animale.

Il Ministero della Salute ha pubblicato la relazione annuale sui controlli ufficiali svolti nel 2013 in attuazione del Piano Nazionale Residui. La relazione è redatta dall'Ufficio III della Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione.

L'attuazione del Piano mirato è risultata superiore del 41,8% rispetto al numero minimo di animali e prodotti di origine animale da analizzare in base alle disposizione europee e del 13,8% rispetto alla programmazione predisposta da questo Ministero. Tuttavia, permane la criticità relativa alla mancata attuazione del PNR (non rispetto del numero programmato) nel settore Acquacoltura e quella relativa al settore della Selvaggina cacciata (anche rispetto al minimo richiesto dalla norma europea). Inoltre, nel settore Uova non è stato rispettato il requisito secondo cui "almeno il 30% dei campioni deve essere prelevato da centri di imballaggio che presentano la più significativa percentuale di uova destinate al consumo umano". Infatti, soltanto 157 campioni sono stati prelevati presso i centri di imballaggio, pari a circa il
14,5%.

Relativamente al numero delle non conformità, nel Rapporto si nota una flessione del rilevamento delle non conformità pari al 45% confrontato con i risultati degli ultimi quattro anni (2010 – 2011 - 2012 e 2013). Il gruppo B3 (altre sostanze e agenti contaminanti) rappresenta la principale causa di non conformità (33%). A seguire, il gruppo B1 (sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici) con il 28%, il gruppo B2 (altri prodotti medicinali veterinari) con il 26%. Una prevalenza così elevata di campioni irregolari per il gruppo B3 è da attribuirsi all'emergenza climatica verificatasi nell'estate del 2012 che ha comportato un aumento della presenza di aflatossina B1 nelle produzione di mais e, come conseguenza, di aflatossina M1 nel latte.

A seguito delle spostamento dei cortisonici dal gruppo A3 al gruppo B2f e della definizione di un valore di 5,0 ppb come limite per il prednisolone al di sopra del quale emettere il giudizio di non conformità, i campioni irregolari per la categoria A sono drasticamente diminuiti. Inoltre, rispetto all'anno 2012, si evidenzia un'importante riduzione delle non conformità per B2f ed in particolare non è stata mai riscontrata la presenza di prednisone che negli anni precedenti è stata riscontrata molto spesso associata al desametasone ed al prednisolone.

Relativamente all'Extrapiano, risalta l'incompleta programmazione di tale attività attraverso la funzione appositamente creata nel sistema informativo NSIN/PNR, a fronte di una intensa attività effettuata sul territorio
dalla maggior parte delle Regioni e P.A. Infine, il rapporto segnala alcuni errori di campionamento/inserimento dei dati in NSIS/PNR (controlli nella Selvaggina cacciata non programmati, campioni di Piano mirato in matrici non programmate, campioni di Extrapiano inseriti come attività di Piano, ecc.) e la presenza di questionari sulle attività conseguenti a non conformità non debitamente compilati.