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REGNO UNITO

L'antibioticoresistenza sul tavolo dei G8: limitare le prescrizioni

L'antibioticoresistenza sul tavolo dei G8: limitare le prescrizioni
Il Ministro della ricerca propone di limitare le prescrizioni in ospedali e allevamenti. Porterà il problema al GB della prossima settimana.
I medici, inglesi hanno osservato un aumento dei ceppi di superbatteri resistenti agli antibiotici come quello dell'E.coli, quello della Klebsiella e il Meticillin resistent Staphylococcus aureus (Mrsa).  In Gran Bretagna, una recente ricerca ha mostrato una forte disomogeneità nella prescrizione degli antibiotici e, visto che i medici ospedalieri hanno ridotto le prescrizioni di antibiotici ai casi effettivamente necessari, ora si cerca di estendere questi comportamenti ai medici di famiglia.

David Willetts, ministro britannico dell'Università e della Scienza, intende sollevare la questione al G8. Willetts ha dichiarato che, durante la trentanovesima edizione del summit, che avrà luogo nell'Irlanda del Nord i prossimi 17 e 18 giugno, bisognerà «considerare la diffusione dell'antibiotico-resistenza come una sfida globale, allo stesso modo dei cambiamenti climatici, della carenza d'acqua e della distruzione ambientale, e da questa consapevolezza trarre tutte le conseguenze, attuando politiche adeguate all'entità del problema».
Willetts, si farà carico di portare la proposta anche al G8 dei ministri della Ricerca in programma alla Royal Society di Londra, il primo incontro del genere in 5 anni.

L'obiettivo del Ministro inglese è di arrivare a un consenso per potenziare la ricerca in modo da aumentare gradualmente la scoperta di nuovi farmaci in grado di combattere i batteri, per rendere più veloce l'iter di approvazione così da avere il più presto possibile la disponibilità effettiva ai pazienti e infine per potenziare i programmi di farmacovigilanza.
"Limitare la quantità di antibiotici prescritti, per frenare la diffusione dei batteri resistenti a questi farmaci" è dunque l'appello di Willetts ai medici di medicina generale, per "ottimizzare le pratiche di queste prescrizioni e per usare in maniera più appropriata gli antibiotici". Secondo l'European Centre for Disease Prevention and Control "il 50% degli antibiotici usati negli ospedali non sono necessari o sono inappropriati".

Il Governo inglese vuole anche cercare di limitare l'uso di antibiotici negli allevamenti di pesce e nelle aziende agricole, dove vengono mescolati all'alimentazione degli animali, un altro tema che sarà posto all'attenzione dei colleghi delle altre nazioni. L'obiettivo del ministro è affrontare il problema della resistenza agli antibiotici globalmente "avvalendosi della competenza degli scienziati e delle ricerca di base per accelerare - sottolinea Willetts - l'introduzione di nuovi farmaci e per una regolamentazione più semplice di questa materia. Lavorando anche per un accesso ai dati e agli studi aperto e trasparente".

La British Veterinary Association e il British Poultry Council si sono dichiarati a favore della posizione di RUMA (Responsible Use of Medicines in Agriculture Alliance).

Preoccupa anche la diffusione di antibiotici nell'ambiente. Il problema è notevole soprattutto nei Paesi al di fuori dell'Unione europea ed è difficile persino reperire informazioni attendibili in merito.

DGSANCO Terms of reference for advice on the impact on public health and animal health of the use of antibiotics in animals, 21  maggio 2013

Proposta della Commissione Europea per un Regolamento europeo sui residui di farmaci veterinari negli alimenti