Si creerebbe una quarta copia che non è prevista dalla Legge. Nota ministeriale. Proprietari che non possono andare dal veterinario, per varie ragioni, e viceversa. Ma il paziente ha bisogno della ricetta. Si può ricorrere alla novità della casella di posta elettronica certificata? "Da nessuna parte c'è scritto "che si può" e da nessuna parte c'è scritto che "non si può"
Ci ha pensato il Ministero della Salute a chiarire il dubbio in una nota indirizzata alla Fnovi nei giorni scorsi: "L'invio di copia della ricetta PEC creerebbe una quarta copia cartacea che non è prevista dalla legislazione vigente". La nota ministeriale si richiama all'articolo 70 del Decreto legislativo 193/2006 in base al quale "si evince che la prescrizione del medico veterinario deve essere consegnata direttamente al venditore all'atto della consegna dei prodotti da parte dell'acquirente".
Inoltre, è sempre il Ministero a chiarirlo "le tre copie della ricetta di cui trattasi restano nelle mani rispettivamente del farmacista, della ASL e del titolare dell'impianto" (comma 3, art. 76 del Decreto Legislativo 193/2006)..1. Dunque non è possibile inviare tramite posta elettronica certificata la prescrizione del tipo "ricetta non ripetibile in triplice copia" in farmacia o presso un ingrosso veterinario dotato della presenza di un farmacista. Tale modalità non può sostituire - come ipotizzato dalla Federazione - la modalità classica di trasmissione che appunto prevede la consegna a mano della ricetta al farmacista.