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BIODIVERSITA'

IAS, Italia deferita alla Corte di giustizia dell'UE

IAS, Italia deferita alla Corte di giustizia dell'UE
La Commissione ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea per non aver attuato varie disposizioni del regolamento IAS (Invasive Alien Species).
"Insoddisfacenti e insufficienti" gli sforzi profusi dall'Italia per prevenire la diffusione di specie invasive e aliene. Lo dichiara la Commissione Europea che ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia Europea, al culmine di una procedura di infrazione aperta nel 2021. Ad oggi, le autorità italiane "non hanno affrontato interamente le carenze segnalate".

L'Italia non ha elaborato un piano d'azione- Le specie aliene invasive, spiega la Commissione, creano danni alla biodiversità, all'agricoltura e alla salute."In tale contesto l'azione preventiva, oggetto della decisione odierna di deferimento alla Corte, è un investimento essenziale in quanto è molto più efficace e meno costoso prevenire l'introduzione di specie invasive che affrontare e mitigare i danni della loro diffusione"- scrive la Commissione. E invece l'Italia non ha stabilito, attuato e comunicato un piano d'azione per affrontare le principali vie di introduzione e diffusione delle specie esotiche invasive, come prevede il Regolamento UE n.1143/2014.

Secondo l'iter d'infrazione qualora l'Italia non dovesse presentare un piano di azioni convincente la Commissione potrà chiedere al tribunale di imporre sanzioni.

I tre gradi della procedura di infrazione
- Con la lettera di costituzione in mora del 2021, la Commissione aveva invitato l'Italia e altri 18 Stati membri a proteggere l'ambiente dalle specie esotiche invasive, adottando il previsto piano d'azione nazionale. La Commissione dava 2 mesi di tempo all'Italia per rispondere e adottare le misure necessarie. Mancando una risposta soddisfacente, la Commissione ha emesso nel 2022 un parere motivato. L'Italia è fra gli Stati Membri "che non hanno elaborato, attuato e comunicato alla Commissione le misure previste dal Regolamento n. 1143/2014 per far fronte alle "specie esotiche invasive di rilevanza unionale" più pericolose, ossia quelle che causano all'ambiente e alla salute danni tali da giustificare l'adozione di misure applicabili a livello unionale".
Il terzo step della procedura, risalente al 26 gennaio scorso, è stato il deferimento alla Corte di Giustizia dell'Italia. Come Bulgaria, Grecia, Irlanda, Lettonia e Portogallo, gli sforzi profusi finora dalle autorità sono stati "insoddisfacenti e insufficienti".

Le specie aliene invasive sono una delle cinque principali cause di perdita di biodiversità in Europa e nel mondo. In Europa rappresentano una grave minaccia per le specie autoctone, con danni stimati in 12 miliardi l'anno per l'economia europea. Arrestare la perdita di biodiversità, è un obiettivo del Green Deal europeo e della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030.

Failure by Italy to comply with obligations under the Invasive Alien Species Regulation