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FAO e IZSVE

Ucraina, cooperazione per frenare il virus della Rabbia

Ucraina, cooperazione per frenare il virus della Rabbia
Due anni e otto mesi di guerra in Ucraina hanno contribuito alla diffusione della Rabbia. Rischi in aumento per la salute pubblica. Collaborazione internazionale dall'IZSVe.

Con il supporto finanziario della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha ospitato - nella sede centrale di Legnaro- quattro Colleghi dei Laboratori veterinari regionali dell'Ucraina. Nel Paese, in guerra da oltre due anni,  è aumentata la preoccupazione per la diffusione della Rabbia.  L'ISZVe ha supportato il Paese con un corso di formazione di due settimane dal titolo “Migliorare la capacità di laboratorio per una migliore sorveglianza e controllo della rabbia”.

Sorveglianza e diagnosi- Il corso, che si è concluso il 4 ottobre, ha formato i Colleghi ucraini nel miglioramento delle competenze tecniche sulla sorveglianza della rabbia e sulla diagnosi di laboratorio, generando una collaborazione internazionale, oltre che offrire una occasione didattica per acquisire competenze di base sulla diagnosi di laboratorio, sulla biosicurezza e sulla qualità dei risultati di laboratorio. Nonostante la rabbia sia scomparsa nell’Europa occidentale, il continente non è esente dalla malattia; in particolare, la volpe rossa (Vulpes vulpes) rimane il serbatoio principale del virus nell’Europa orientale. 

La situazione epidemiologica in Ucraina -  Dall’inizio della guerra, si è registrato infatti un aumento significativo di animali randagi e un calo della copertura vaccinale sia tra la fauna selvatica (come le volpi) che tra gli animali domestici (tra cui cani e gatti). Inoltre, si è registrato una crescita notevole dei casi segnalati di morsi umani da parte di animali domestici e selvatici, insieme a un aumento significativo dei trattamenti di profilassi antirabbica somministrati.

Foto: IZSVE