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RACCOMANDAZIONI ASAPS

Incidenti con animali: numeri alti nonostante il lockdown

Incidenti con animali: numeri alti nonostante il lockdown

Report dell'osservatorio ASAPS sugli Incidenti con animali: nel 2020 ci sono state 90 collisioni gravi. Numeri più alti se gli automobilisti denunciassero anche gli impatti non gravi.

Secondo l'osservatorio ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) nel 2020 gli incidenti stradali con animali sono stati responsabili di 90 collisioni "gravi" (ossia con morti o feriti). Si tratta di "un numero molto alto nonostante il lockdown". La ricerca ha osservato il numero di incidenti  tra veicoli e animali avvenuti in Italia nell’ultimo biennio e i risultati- dice ASAPS- confermano la grande frequenza e l’estrema pericolosità di questo genere di impatti.

I dati del 2019 sono tutti in aumento-  Nel dettaglio l’osservatorio ASAPS ha registrato nel 2019 ben 164 incidenti ‘significativi’ (ossia con vittime o feriti) con il coinvolgimento di animali. In aumento del +11% sul 2018. Questi sinistri hanno causato la morte di 15 persone (+36%) e il grave ferimento di 221 (+17%). In 141 casi, quindi la stragrande maggioranza, la collisione è avvenuta con un animale selvatico e in 23 con un animale domestico. 131 incidenti sono avvenuti di giorno e 33 di notte, 162 sulla rete ordinaria e 2 nelle autostrade e extraurbane principali. Per 131 volte l’impatto ha coinvolto un’autovettura, in altre 41 un motociclo, in 3 autocarri o pullman e in 6 dei velocipedi. Il totale di quest’ultimo calcolo è superiore al numero degli eventi perché alcuni sinistri hanno visto la partecipazione di più veicoli. Il più alto numero di incidenti con animali è accaduto in Lombardia con 20, seguita da Campania con 17 e da Abruzzo con 16.

Numeri record nell'anno della pandemia-  I dati relativi all’anno in corso sono ovviamente parziali ma le prime stime non sono affatto rassicuranti, tenendo soprattutto conto che a causa del lockdown per circa un paio di mesi, tra marzo e aprile, la circolazione sulle strade extraurbane è stata assai ridotta. In particolare nei primi sette mesi del 2020 l’osservatorio ASAPS ha contato 86 incidenti gravi tra veicoli e animali che hanno provocato 5 morti e 111 feriti. 83 incidenti sono avvenuti lungo strade statali e provinciali e solo 3 su autostrade e tangenziali. Nel 2020 si sono finora contati 72 impatti con animali selvatici e 14 domestici, 62 incidenti sono avvenuti di giorno e 24 di notte. La classifica delle regioni è per il momento guidata dal Piemonte con 10 sinistri, dinanzi a Emilia-Romagna con 9 e Abruzzo con 8.

Gli automobilisti non denunciano- Il report dell’ASAPS conta soltanto gli incidenti con persone morte o ferite. "Se si contassero anche i sinistri in cui muore o rimane ferito soltanto l’animale, con danni ai soli mezzi e non alle persone, le collisioni ammonterebbero a parecchie migliaia ogni anno"- rileva l'osservatorio. Numero tra l’altro difficilmente quantificabile in senso assoluto "perché in molti casi gli automobilisti coinvolti non denunciano neppure l’incidente, ritenendo troppo contorta la procedura per ottenere un eventuale risarcimento danni".

Raccomandazioni- A conclusione del suo report, l’osservatorio ASAPS ha pubblicato un vademecum con alcuni consigli per evitare al minimo gli incidenti con animali. Specie con quelli selvatici che sono certamente i meno prevedibili.
Tra le raccomandazioni più interessanti l’indicazione, rivolta ad automobilisti e agli organi di polizia stradale, di segnalare il pericolo anche se non c’è stato un urto, in modo da creare una mappatura dei luoghi più a rischio di impatto con animali. E agevolare di conseguenza una rapida messa in sicurezza da parte dell’ente proprietario della strada, mediante l’installazione di reti alte e robuste.
Ai conducenti si chiede inoltre di disinserire i fari abbaglianti, che potrebbero bloccare l’animale in mezzo alla carreggiata. E di evitare di sterzare bruscamente davanti all’ostacolo. Va infine ricordato che i maggiori rischi sulle strade avvengono nella tarda serata e nelle prime ore del mattino.

Foto sicurauto.it