Infezione da antrace nel territorio di Vibo Valentia. A contrarre la malattia sono stati un allevatore e due addetti del mattatoio. Intervento del Servizio Veterinario.
Non hanno avuto ripercussioni sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica i tre casi di antrace, verificatisi nei giorni scorsi in un allevamento e in un mattatoio della provincia di Vibo Valentia. L'intervento del Servizio Veterinario ha portato al sequestro dell'allevamento di provenienza del bovino e alla sanificazione del mattatoio.
La carne non è entrata nel circuito alimentare. "Al primo insorgere dei sintomi- ha spiegato il responsabile del macello,
Gennaro Muzzopappa-
è stata posta sotto sequestro dal personale veterinario dell’azienda sanitaria. I cittadini, dunque, possono stare tranquilli". Il macello "non è stato sequestrato ma solo adeguatamente sanificato, come impongono le norme vigenti e come richiesto nell’occasione dall’Asp"- ha aggiunto.
Sul caso è intervenuto l’Ordine provinciale dei veterinari che col presidente
Francesco Massara ha rivolto un pressante appello alla presidente della Regione
Jole Santelli e al commissario ad acta alla salute
Saverio Cotticelli: «Le emergenze sono tante, i veterinari sempre di meno, con evidenti rischi per la salute dei cittadini. Chiediamo pertanto che si bandiscano finalmente i concorsi per dirigenti veterinari e che, nell’attesa, si consenta all’Asp di assumere professionisti a tempo determinato». (
fonte) (
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L'infezione acuta è causata dal batterio
Bacillus anthracis, un germe produttore di spore che possono sopravvivere a lungo nell’ambiente e che si manifesta comunemente in animali erbivori selvatici e domestici. La via di contagio più comune è quella che deriva dal contatto con animali infetti, soprattutto durante la lavorazione di derivati animali come pelo, pelle, lana e ossa. Per questo motivo, il carbonchio è frequente nelle zone agricole in cui la malattia è comune nel bestiame.
Nell'uomo, l'infezione è trattata con una tempestiva terapia antibiotica. La malattia non si trasmette da persona a persona.
Contro l’antrace esiste un vaccino animale che si è rivelato un buon metodo di prevenzione. La vaccinazione in Italia è obbligatoria per gli animali a rischio: il vaccino viene prodotto e distribuito in Italia solo dall’Istituto zooprofilattico della Puglia e Basilicata, dove ha sede il Centro di Referenza Nazionale per l'Antrace (Ce.R.N.A.). (
approfondimenti sul sito dell'ISS)
Foto: quotidiano.net