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LA DECISIONE DELL'RCVS

Posta i pazienti su Instagram: veterinaria sanzionata

Posta i pazienti su Instagram: veterinaria sanzionata
Reprimenda disciplinare del Royal College dopo aver postato le foto di Instagram di animali in cura senza il permesso dei proprietari.

La Veterinaria N.S. era diventata una hit dei social media grazie ai suoi scatti ai pet in cura, ma è stata ammonita dal Royal College of Veterinary Surgeons (RCVS) per cattiva condotta professionale. Le motivazioni dell'avvertimento sono state pubblicate e diffuse alla stampa dalla Commissione Disciplinare dell'RCVS: per aver postato immagini di pazienti sotto le sue cure, senza il consenso dei proprietari, N.S. si era resa responsabile di "gravi violazioni professionali" e "disonestà nella comunicazione".

I fatti risalgono ai primi di maggio. Ma il caso ha richiamato l'attenzione della stampa britannica, che in questi giorni riferisce la decisione della Veterinaria, originaria della Polonia, di lasciare il Regno Unito.

Senza consenso- Nel 2016 e nel 2017, la Veterinaria in questione aveva pubblicato social media fotografie e commenti sugli animali e sulle cure praticate ad essi, senza nessun consenso non solo senza il consenso del proprietario alla divulgazione di immagini del suo pet, ma anche senza il consenso del proprietario ad eseguire quella data prestazione sull'animale. Mai richiesto nemmeno il consenso del titolare dell'ospedale veterinario  a cui si riferivano i casi clinici postati, malgrado dichiarazioni rese in tal senso (che hanno poi aggravato la posizione disciplinare della Veterinaria, accusata di condotta disonesta e fuorviante).

La massima disciplinare del RCVS è stata: "La pubblicazione non autorizzata di fotografie di animali sotto trattamento veterinario sui social media può causare angoscia ai proprietari e danneggiare la reputazione della professione nel suo complesso e la reputazione delle pratiche individuali".

Tradita la fiducia del proprietario- Nel procedimento disciplinare, conclusosi con un avvertimento a correggere la condotta professionale, hanno giocato un ruolo sfavorevole per l'interessata anche le dichiarazioni mendaci rese durante l'audizione disciplinare e l'aver ammesso di avere esercitato anche in contee dove non risultava iscritta.
Ma la novità del giudizio finale attiene all'uso dei social network in relazione al rapporto fiduciario con il cliente. Uno dei proprietari si è rivolto al RCVS dichiarandosi "sconvolto" dopo aver visto il post e di essersi sentito "tradito nella fiducia" dalla Veterinaria, alla quale non si sarebbe più rivolto in futuro.
Non era infatti stato messo al corrente che il suo pet venisse fotografato e ripreso mentre era sottoposto a cure veterinarie e che quelle immagini sarebbero poi finite (e commentate) sui social.