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GLI IMPEGNI DEL MINISTRO

SSN, i punti dell'accordo che hanno sospeso lo sciopero

SSN, i punti dell'accordo che hanno sospeso lo sciopero
Dopo l’incontro con il Ministro della Salute, i sindacati della dirigenza medica e veterinaria hanno sospeso lo sciopero di venerdì prossimo.

Nella stessa giornata, però, si terranno assemblee nei luoghi di lavoro. Ecco i punti dell’accordo raggiunto ieri pomeriggio:
1) ripristino del tavolo di contrattazione 2016/2018 attraverso una modifica del comma 687.
2) tavolo di confronto con i ministeri interessati per trovare una soluzione sull’utilizzo della Ria.
3) sblocco del limite di spesa per le assunzioni nel SSN.
4) recupero dei contratti di formazione non assegnati.
5) risorse aggiuntive sul contratto 2019 per incrementare l’indennità di esclusività.

Inoltre, fa sapere una nota di FVM,  il MInistro della Salute Giulia Grillo  "ha annunciato il suo impegno per una riforma completa della formazione post laurea impostata sul modello formazione/lavoro".

"Mi sono impegnata - ha dichiarato oggi il Ministro-a correggere il comma 687 della legge di Bilancio che crea un ostacolo alle trattative contrattuali, attraverso la presentazione di un emendamento del Decreto Semplificazioni e prevedo che dopo la conversione in legge del provvedimento si potrà ripartire con il piede giusto. Io non posso chiudere il contratto, ma farò tutto quello che è possibile perché la dirigenza medica e sanitaria abbia il rinnovo che attende da 10 anni" ha proseguito il ministro.

Nella riunione è stato anche ribadito l’impegno per la revisione del parametro di spesa per il personale delle aziende del Ssn, fissato all’1,4% dal 2004: "Ci stiamo lavorando attivamente, è una norma obsoleta, ormai completamente inadatta a questa fase storica, dobbiamo trovare il modo concretamente sostenibile per questo cambiamento", ha precisato Grillo.

Si è poi posta con i sindacati la necessità di aprire un tavolo con Mef e Funzione pubblica per trovare una soluzione percorribile alla questione della retribuzione individuale di anzianità (Ria), che di fatto è congelata nei bilanci regionali, e su cui i sindacati chiedono una riforma. "Sulla Ria dobbiamo ragionare insieme al Mef e alla Funzione pubblica, io non ho nulla in contrario a rivedere la situazione", ha detto il ministro, che però segnala un’altra necessità per la sanità del nostro Paese: “In queste settimane stiamo lavorando con le Regioni al Patto per la Salute dove bisogna affrontare alcune tematiche-chiave come la riforma post laurea dei giovani medici che, una volta abilitati, devono poter entrare nel mondo del lavoro e formarsi sul campo come avviene nei Paesi più avanzati. In Italia si entra nel mondo del lavoro molto tardi e per questo i giovani dottori scappano all’estero. Lo ripeto sempre, senza una visione di futuro, senza correttivi al sistema della formazione medica, il nostro servizio sanitario non può reggere a lungo" ha concluso Giulia Grillo.