• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31274
PRIMO SEMESTRE 2017

Azioni del Nas dalle conchectomie ai macelli abusivi

Azioni del Nas dalle conchectomie ai macelli abusivi
Nel corso dei controlli, eseguiti nel primo semestre insieme al Ministero della Salute, sono state elevate sanzioni per oltre 95 milioni di euro. Dall'inizio dell'anno ad oggi, i carabinieri  dei Nas  hanno eseguito 1.496 ispezioni presso allevamenti intensivi, macelli, canili su tutto il territorio nazionale per verificare il benessere degli animali da reddito e  d'affezione. I dati sono stati pubblicati oggi dal Ministero della Salute.

Del totale dei controlli effettuati nel 2017, 482 sono risultati non conformi, 367 persone sono state segnalate alle autorità amministrative e 127 a quelle giudiziarie. Le sanzioni penali evidenziate sono state 258 e 750 quelle amministrative per un importo complessivo di 95.615.818 di euro. Sono stati sequestrati 50.691 animali da reddito e 465 d'affezione, 77 le strutture chiuse o sequestrate per un valore complessivo di 37.424.000 euro.

L'operazione mirava a verificare il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture utilizzate; trattamenti farmacologici illeciti (sia attraverso farmaci veterinari regolarmente
registrati che sostanze farmacologicamente attive vietate); eventuali  situazioni di sovraffollamento; stato di nutrizione e di salute degli animali; utilizzo di mangimi deteriorati; corretta identificazione degli animali; attuazione delle previste profilassi; condizioni di trasporto.

Gli illeciti più ricorrenti hanno riguardato: inosservanza sulla corretta identificazione degli animali; carenze igienico-strutturali; inosservanza delle norme sull'uso dei farmaci
veterinari; irregolarità dei criteri di protezione negli allevamenti e nei trasporti e delle norme sulla produzione e l'igiene dei mangimi. Sono stati riscontrati anche illeciti di natura penale, quali il  maltrattamento di animali, la produzione e macellazione di carni non autorizzata e l'abbandono di animali.

Tra le operazioni di rilievo, quella eseguita dai Nas di Padova a marzo 2017: una persona è stata denunciata per avere detenuto 19 cani in condizioni incompatibili alla loro natura in un'abitazione civile, inidonea e non autorizzata, in pessime condizioni igieniche e sanitarie. Gli animali sono stati affidati al competente canile comunale. Nello stesso periodo, sempre i Nas di Padova, hanno sequestrato due strutture contigue a un allevamento cinofilo, abusivamente adibite a ricovero di 50 cani di razza e sprovviste di autorizzazione sanitaria.

Ad aprile i Nas di Taranto hanno invece denunciato il titolare di un'azienda agricola per aver adibito a discarica abusiva un'area di 1.000 metri quadri, attivato un laboratorio per la produzione di  prodotti caseari in assenza delle prescritte autorizzazioni e detenuto 8 cani di varie razze in condizioni incompatibili alla loro natura, peraltro tutti sprovvisti di microchip.

Il mese successivo i carabinieri hanno denunciato il sindaco di un Comune e il legale responsabile della società gerente un canile comunale poiché ritenuti responsabili di abbandono d'animali per aver ospitato più animali di quelli consentito. Sequestrata la struttura d'accoglienza e 125 cani ospitati molti dei quali privi di microchip.

Al termine di un'indagine sul maltrattamento di animali da compagnia e con l'ausilio di personale del Centro di riferimento regionale per l'Igiene urbana veterinaria, i Nas di Napoli nel mese di luglio hanno denunciato 47 persone tra medici veterinari, allevatori e proprietari di animali d'affezione per aver  arbitrariamente sottoposto cani di razza a interventi di 'conchectomia bilaterale' e 'caudoctomia' senza giustificato motivo e per soli fini  estetici (compilando certificazione medico-veterinaria falsa), in  quanto parametro valutativo favorevole nelle manifestazioni cinofile.Di conseguenza sono stati sequestrati 15 cani di razza pit bull terrier e american stafforshire terrier, per un valore complessivo di 44 mila euro, nonché varia certificazione medica, farmaci cortisonici e dispositivi medici.

E, sempre a luglio i Nas di Ragusa hanno denunciato un funzionario di un Comune della provincia di Siracusa, ritenuto responsabile di uccisione di animali, per aver consentito il ricovero,all'interno dell'ambulatorio veterinario comunale, di 11 cuccioli di cani randagi, successivamente deceduti, sebbene non fosse assicurata la prescritta assistenza sanitaria e i locali risultassero in pessime condizioni igienico-strutturali, disattendendo alle segnalazioni del Servizio veterinario della Asl competente sulla necessità di trasferire gli animali in idonea struttura assistenziale veterinaria, poiché affetti da gastroenterite emorragica, parassitosi intestinale e rogna.