Indagine antimafia, Fnovi esprime 'sgomento' e valuta inziative

Sull'inchiesta antimafia la FNOVI diffonde un comunicato stampa. Il deputato palermitano Ribaudo: "Intervenga il Governo Nazionale".
Con un comunicato stampa la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani interviene sulle notizie di stampa riguardanti il sequestro patrimoniale disposto nei confronti del Direttore del Dipartimento Veterinario ASP Palermo,  nonché Presidente dell'Ordine provinciale dei medici veterinari.

"Nel rispetto delle prerogative della Magistratura e degli indagati"- la FNOVI- "non può esimersi dall'esprimere sgomento per quanto appreso. Nel contempo, desidera testimoniare la propria vicinanza ai Medici Veterinari che attendono al loro dovere di tutela della salute pubblica, con una condotta professionale improntata alla legalità e all'etica deontologica. A questi Colleghi, e particolarmente a quelli della Sicilia, la Federazione rivolge il senso di una professione veterinaria, forte e coesa, che non ammette e condanna cedimenti della legalità e della giustizia, avendo nel diritto alla salute dei Cittadini il proprio primario soggetto di tutela".
"Nel valutare ogni iniziativa consentita dal vigente ordinamento- conclude il comunicato-  la FNOVI seguirà con attenzione gli sviluppi della vicenda, nel proprio diritto-dovere di non tralasciare alcuna prerogativa che le è istituzionalmente riconosciuta".

Ventinove indagati, fra i quali Medici Veterinari. Contestato l'abuso d'ufficio, concussione, falso ideologico e truffa aggravata. Le indagini sarebbero partite dalla denuncia  alla Digos da parte di un Veterinario dell'Azienda Sanitaria e si sono concluse, anche sulla base di intercettazioni, dopo cinque anni di investigazione. Il Direttore Generale della Asp Palermo, "parte lesa", ha nominato un legale.

La vicenda- ampiamente trattata da tutti i media- ha incontrato anche l'attenzione della politica. Il deputato Francesco Ribaudo(Pd): ricorda una propria interrogazione parlamentare: "Lo scorso ottobre chiesto l'intervento del Governo Nazionale". Bisogna - dichiara- che l'azione politica intervenga prima dell'operato della magistratura, agendo anche in via precauzionale e allo scopo di tutelare gli interessi per la salute dei cittadini consumatori, degli allevatori ed il buon nome della pubblica amministrazione.» All'atto parlamentare, presentato in Commissione Affari Sociali, non è ancora arrivata la risposta del Governo.
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