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CIRCOLARE

Ministero della Salute: sorveglianza della West Nile

Ministero della Salute: sorveglianza della West Nile
Aumentano le segnalazioni di casi importati ed autoctoni di alcune arbovirosi molto diffuse nel mondo, con particolare riferimento alla malattia da virus West Nile.

La West Nile Disease (WND) è una malattia trasmessa dalla puntura di zanzare appartenenti soprattutto al genere Culex. Il ciclo naturale del virus prevede il passaggio dell’agente patogeno dal vettore ad un elevato numero di specie di uccelli selvatici. Il virus può infettare diverse specie di vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili) e, tra i mammiferi, l’uomo ed il cavallo possono manifestare una sintomatologia clinica. Nell’uomo la maggior parte delle infezioni da WNV decorre in modo del tutto asintomatico; circa il 20% dei soggetti infetti sviluppa una malattia sistemica febbrile, chiamata comunemente febbre di West Nile (WNF); in meno dell’1% dei casi la malattia si manifesta come una malattia neuro-invasiva (solitamente encefalite, meningo-encefalite o paralisi flaccida) che può avere decorso fatale.

In Italia dal 2008 al 2013 sono stati segnalati 115 casi autoctoni di malattia neuro invasiva da West Nile (WNND). La distribuzione dei casi per regione e provincia di residenza dal 2011 al 2013 sono riportati nella Tabella 2 della circolare ministeriale.
La sorveglianza epidemiologica sui casi umani di WNND consente, insieme alla sorveglianza animale ed entomologica, di evidenziare la circolazione del virus in un determinato ambito territoriale e di avere una stima della sua entità, attraverso l’individuazione sistematica dei casi clinici emergenti.

Ambito di applicazione della sorveglianza: - casi importati, tutto l’anno; - casi autoctoni, nelle aree a dimostrata circolazione di WNV negli animali e aree limitrofe dal 15 giugno al 30 novembre di ogni anno. Tali date potranno essere modificate sulla base delle evidenze epidemiologiche ottenute fino a quel momento sia in ambito umano che animale. La sorveglianza dei casi autoctoni avviene anche in aree che l’anno precedente sono state aree a dimostrata circolazione di WNV negli animali e/o nell’uomo (Tabella 2 della circolare ministeriale).

Aree a dimostrata circolazione di WNV negli animali e aree limitrofe: Al fine di ottimizzare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, nel caso in cui sia dimostrata la
circolazione di WNV negli animali in un’area, vengono identificate le “aree affette” (con le province come unità geografica) e le “aree di sorveglianza” (con le Regioni come unità geografica) per la sorveglianza della WNND nell’uomo.

Per “area affetta” si intende un’area identificata che soddisfi almeno una delle seguenti situazioni:
1) positività nelle sorveglianze veterinarie ed entomologiche (come disposto dal D.M. del 29 novembre 2007 e successive modifiche e integrazioni e dall’Ordinanza Ministeriale del 4 agosto
2011 e successivo aggiornamento del 13 luglio 2012);
2) presenza di casi di encefalomielite di tipo West Nile negli equidi (secondo le definizioni ex D.M. 29 novembre 2007 e Ordinanza 4 agosto 2011, la cui efficacia è stata prorogata dall’Ordinanza 6 agosto 2013);
3) presenza di casi autoctoni confermati di malattia neuro-invasiva e/o di infezioni recenti umane autoctone.
Una volta identificata l’area affetta, è necessario valutare l’avvio di azioni dirette alla riduzione del rischio di trasmissione, che includano sia azioni mirate contro il vettore che misure precauzionali finalizzate a prevenire la trasmissione dell’infezione attraverso la trasfusione di sangue ed emocomponenti (incluse le cellule staminali emopoietiche) e i trapianti di organi e tessuti infetti (vedi provvedimenti stabiliti dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Nazionale Trapianti).
Qualora l’area affetta nella quale è stata accertata la presenza del vettore o di casi umani e veterinari, confermati sia nell’anno corrente che nel precedente, sia limitrofa al territorio di altre Regioni, l’area di sorveglianza va estesa anche a questo territorio, a meno che non ci siano barriere orografiche tali da rendere improbabile la diffusione del virus in quella direzione (es. province il cui confine è tracciato da catene montuose).

Per “area di sorveglianza” si intende un’area identificata attorno ad un’area affetta in base ad entrambe le informazioni seguenti:
- presenza del vettore, competente per il WNV, nel territorio regionale, considerando le peculiarità geografiche (esempio: zone montane o zone umide) che possono limitare o favorire la presenza del vettore stesso;
- presenza di casi umani o veterinari confermati nelle aree provinciali (aree affette) come precisato precedentemente.
Le Regioni che vengono incluse tra le “aree di sorveglianza”, devono adottare tutte le misure necessarie alla sorveglianza umana e veterinaria riportate nel presente testo e nel Piano di
sorveglianza nazionale per l’encefalo-mielite di tipo West Nile negli animali, in modo da definire le strategie di controllo della diffusione della malattia.

Per gli aspetti riguardanti la sorveglianza veterinaria, restano ferme le misure di cui al Piano di sorveglianza nazionale per l’encefalo-mielite di tipo West Nile negli animali (D.M. 29 novembre 2007 e successive modifiche ed integrazioni).

Sorveglianza attiva nei confronti delle persone che lavorano o vivono in aree interessate da infezioni nei cavalli (area affetta)
L’obiettivo di questa sorveglianza è sensibilizzare le persone che lavorano o vivono in aree in cui la presenza di zanzare infette è documentata (es. intorno a scuderie interessate da infezioni nei cavalli) ad adottare misure idonee a ridurre il rischio di essere punti e permettere una diagnosi tempestiva di eventuali casi clinici.

Modalità di attuazione della sorveglianza in soggetti esposti nelle aree affette
a. Quando giunge al Servizio veterinario una segnalazione di sospetto clinico di WND nel cavallo, all’atto del primo sopralluogo, in cui si preleva il sangue dell’animale o degli animali coinvolti e viene ricostruita la storia dei movimenti recenti dello/degli stesso/i, viene raccolto dal Servizio veterinario competente, di concerto con il Servizio della medicina del lavoro/igiene pubblica, anche l’elenco dei lavoratori addetti alla scuderia e delle eventuali persone che risiedono stabilmente negli edifici annessi alla stessa. Per le modalità di attuazione della sorveglianza dei casi umani in aree affette ci si riferirà alle relative modalità organizzative definite a livello regionale. I dati della sorveglianza veterinaria sono messi a disposizione sul sito del CESME http://sorveglianza.izs.it/emergenze/west_nile/emergenze.htm);
b. nel caso che gli accertamenti sugli animali diano luogo ad un primo referto di laboratorio positivo, il Dipartimento di Prevenzione contatterà attivamente le persone sopra indicate per
informarle ulteriormente circa le misure di precauzione da adottare per ridurre la probabilità di essere punte dalle zanzare e per sensibilizzarle a ricorrere tempestivamente ad un sanitario, riferendo la possibile esposizione a zanzare portatrici di virus West Nile, in caso di insorgenza di sintomi quali: • febbre >38,5°C accompagnata da mialgia, astenia, cefalea;
• linfoadenopatia; • esantema maculopapulare; • rigidità nucale; • sintomi neurologici.
c. Le stesse procedure per la sorveglianza attiva sopra descritte, andranno attuate anche nei casi di infezione asintomatica autoctona recente nei cavalli di uno stesso allevamento.


CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE 0017674_30/06/2014