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ASL 8 AREZZO

Allevamento sotto sequestro per sospetta tubercolosi bovina

Allevamento sotto sequestro per sospetta tubercolosi bovina
Il personale veterinario della Asl8 ieri ha posto sotto sequestro un allevamento della provincia di Arezzo per due casi sospetti di Tubercolosi bovina. Il Rassicurazioni dall'azienda sanitaria: nessun pericolo in tavola. L'operazione è stata convalidata stamani dal responsabile della Unità funzionale di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Guido Bichi.
Il caso di tubercolosi non è stato ancora accertato. "Ma mentre confidiamo che il sospetto di infezione venga fugato dalle ulteriori indagini disposte – sottolinea Bichi - l'allevamento rimarrà sotto sequestro cautelare fino al completamento degli accertamenti che avverranno nel giro di sei settimane".

"Non c'è nessun pericolo per le tavole degli aretini - rassicura il Direttore UO Sanità Animale Ettore Barneschi, direttore della Unità operativa di Sanità Animale - perché la TBC bovina non può sfuggire ai controlli veterinari durante l'ispezione post mortem al macello. La Toscana è Regione ufficialmente indenne da Tubercolosi e Brucellosi bovina dal 2008 in quanto il territorio ha raggiunto standard di affidabilità, nei confronti di queste malattie, altissimi."

E' proprio per mantenere tali standard di sicurezza che qualsiasi sospetto anche minimo di ricomparsa di tali infezioni viene investigato in modo rigoroso. Come sottolinea Domenico Sallese, Direttore del Dipartimento di Prevenzione - questa attività "fa parte dell'ordinaria attività di prevenzione primaria che quotidianamente medici, veterinari e tecnici della Prevenzione svolgono a tutela della salute dei cittadini nei confronti dei potenziali rischi provenienti dagli ambienti di vita e di lavoro."

Una attività che ha portato, dall'inizio del 2014 ad oggi, nel solo settore della veterinaria e sicurezza alimentare, all'esecuzione di sette provvedimenti di sospensione cautelare dell'attività di esercizi di vendita e attività di somministrazione e al sequestro di svariate merci fra le quali alimenti in cattivo stato di conservazione, di mangime contaminato da micotossine (96 tonnellate provenienti dall'India con regolari certificazioni), seme equino congelato (fonte)

Il provvedimento è cautelare. I due i casi sospetti rilevati dai veterinari della Asl 8 devono essere confermati dai test di laboratorio.  "La Toscana - ha spiegato Barneschi- è ufficialmente indenne da tubercolosi e brucellosi bovina dal 2008 perchè il territorio ha raggiunto standard di affidabilità altissimi nei confronti di queste malattie'. Ed è proprio per mantenere elevati i livelli di sicurezza che qualunque caso anche minimamente sospetto viene investigato dai veterinari pubblici assumendo provvedimenti come il sequestro cautelativo dell'allevamento".
La Asl 8 ha precisato anche che questa vicenda è completamente scollegata dall'inchiesta dei Nas che ha portato nei giorni scorsi a un maxisequestro di carne bovina infetta e commercializzata con marchi e documentazione falsificata.

Sei settimane per completare gli accertamenti