La rabbia resta una delle 10 malattie zoonotiche sottoposte a costante osservazione mondiale. Iniziative in Siria. Sabato 28 Settembre le autorità sanitarie internazionali hanno indetto la Giornata mondiale della rabbia. La ricorrenza è l'occasione per OIE, EFSA e ECDC per fare il punto sulla malattia e sulla sua prevenzione.
Nonostante la relazione annuale sulle zoonosi e sui focolai di infezione alimentare nell'Unione europea riferisca che il numero di casi di rabbia negli animali sia costantemente diminuito, la rabbia resta una delle 10 malattie zoonotiche sottoposte a costante osservazione da parte dell'EFSA e del Centro europeo per la prevenzione il controllo delle malattie (ECDC).
La Giornata è anche un collettore di iniziative per mettere in luce le situazioni più esposte al rischio. Fra queste, la Siria - che sta vivendo sconvolgimenti drammatici per la popolazione, costretta allo spostamento e alla conseguente mancanza di servizi sanitari. Lo scenario ha conseguenze sull'aumento di cani e gatti randagi e ha determinato il crollo del programma nazionale per il randagismo. E' attiva a questo riguardo, la Facoltà di medicina veterinaria di Al Baath University che sta distribuendo volantini e opuscoli sulla movimentazione dei cani e sulle misure di prevenzione della rabbia per i bambini dei centri di accoglienza. Una campagna di vaccinazione gratuita del cane cane sarà lanciato per un mese presso la clinica animali da compagnia nella facoltà. Anche i mezzi di informazione diffondono programmi speciali per prevenire la diffusione di morsi e di casi di rabbia.
In base al Rapporto OMS presentato a luglio di quest'anno, nel mondo i decessi per rabbia nell'uomo trasmessa da cani sono più del 95%.
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