• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
CASO ROSIGNANO

Eutanasia e incolumità pubblica: le condizioni per ritirare l’ordinanza comunale

Eutanasia e incolumità pubblica: le condizioni per ritirare l’ordinanza comunale
Revocata l'ordinanza del Comune di Rosignano Marittimo. Le condizioni poste dal Sindaco per l'adozione del cane. Il cane Tuta, un pastore maremmano, sarà affidato al rifugio gestito dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Nel darne notizia l'associazione animalista ha anche annunciato "un percorso che la riabiliterà e le permetterà un futuro in una nuova famiglia". Il caso di Rosignano ha sollevato il tema della soppressione eutanasica dei cani, con particolare riferimento alle situazioni di comprovata pericolosità quando  il proprietario non sia più in grado di farsi carico dell'animale né affrontare percorsi di recupero. L'altro maremmano, sempre dello stesso proprietario, è stato soppresso per comprovata pericolosità.

Nel corso di una animata seduta consiliare del 30 maggio scorso, il consigliere di maggioranza Francesco Fornai e lo stesso Sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi, avvano posto le condizioni per il ritiro dell'ordinanza: "Se nel frattempo – ha dichiarato il Sindaco- vi sono strutture abilitate – e non spetta a me decidere se una struttura è abilitata oppure no – ad una contenzione del cane (quindi, non un canile qualsiasi), allora può anche essere che l'ordinanza venga sospesa". Per il Sindaco di Rosignano, ai fini del ritiro dell'ordinanza serviva "un dato oggettivo", perché "il principio dell'incolumità pubblica viene prima di tutto".

Analogamente, nel corso della stessa seduta, il consigliere Fornai indicava le condizioni per escludere la soppressione ed eventualmente per un ritiro dell'Ordinanza da parte del Sindaco: "Non è l'Amministrazione che si deve far carico del mantenimento dell'animale in una struttura sanitaria attrezzata. Di questo deve farsi carico il proprietario e se il proprietario per primo ci chiede la soppressione dell'animale, bisognerà che qualcheduno, al di là e al di fuori del percorso dell'Amministrazione comunale, proponga concretamente, una soluzione alternativa percorribile".

Quanto al parere del veterinario ASL il Sindaco ha precisato che "il tecnico veterinario competente ha fatto dei rilievi, ha fatto delle visite agli animali e ha verificato che purtroppo, perché non credo che nemmeno il veterinario che ha firmato questo verbale l'abbia fatto a cuor leggero, come scrive, "ritiene infruttuoso e pericoloso per gli operatori il prescrivere un percorso di rieducazione degli animali". Lo dice il tecnico, e non suggerisce l'emissione, ma propone l'emissione di un'ordinanza perché ci possono essere rischi per l'incolumità pubblica".
"Né io, né il Vice Sindaco, né qualsiasi altra persona, siamo in grado di sapere- ha aggiunto-  se quegli animali possono essere rieducati o debbono, purtroppo, essere sottoposti a trattamento eutanasico. Non lo sappiamo, ma c'è un tecnico che dice cosa accade dopo ripetute visite agli animali".

Sulla base della legge regionale, il veterinario "che ha emesso questo referto è chiaro che abbia risposto alla normativa", ha aggiunto il Sindaco. Il percorso intrapreso dunque si colloca "dentro la legge", conclude il Sindaco, che riconosce come la vicenda "si presta al giudizio e alla sensibilità". Ma il percorso fatto- è la conclusione del Sindaco -è lo stesso previsto da altri regolamenti comunali.

La seduta consiliare del 30maggio si era chiusa respingendo una mozione per il ritiro dell'ordinanza. In questi giorni la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, prendendo in affido il cane, ha dato notizia dell'avvenuto ritiro del provvedimento comunale, dichiarando anche che "da questa vicenda una grande questione è rimasta irrisolta: come può una sola valutazione da parte di un solo veterinario predisporre – come in questo caso - la soppressione dei cani , senza confrontarsi con altri colleghi e valutare con più attenzione l'eventuale atteggiamento aggressivo dei due animali ed i possibili percorsi riabilitativi".

pdfESTRATTO_DELLA_SEDUTA_CONSILIARE.pdf137.16 KB