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UN INDAGINE

TIVA e TINA, due 'vision' dell’anestesia veterinaria

TIVA e TINA, due 'vision' dell’anestesia veterinaria
Pubblicati i risultati dell'indagine sull'anestesia veterinaria rapporto con la disciplina anestesiologica e algologica.

L'indagine, promossa dal Collega Vincenzo Rondelli e condotta ad ottobre del 2012, ha visto la partecipazione di oltre mille medici veterinari. Il questionario che è stato proposto esplorava il rapporto con la disciplina anestesiologica e algologica, dei colleghi che esercitano la propria professione in strutture private o nelle università. Una sintesi è stata pubblicata su Professione Veterinaria, a cura di Vincenzo Rondelli e Leonardo Cavaliere.
Il campione è stato suddiviso in "T.I.V.A. - Typical Italian Veterinary Anesthetist" rappresentato dal 21% dell'intero campione, e "T.I.N.A. - Typical Italian Non Anesthetist", composto dal restante 79%.

Sia i colleghi del gruppo TIVA che i colleghi del gruppo TINA sono abbastanza soddisfatti del proprio inquadramento professionale, ed abbastanza fiduciosi per il futuro: prevedere per il prossimo anno una situazione stazionaria dal punto di vista lavorativo, in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, è decisamente positivo!

Tra i dati più rilevanti si riscontrano: i colleghi del gruppo TIVA seguono almeno un evento formativo all'anno in anestesia, ed eseguono sempre esami del sangue ed una visita clinica prima di ogni anestesia. Utilizzano sempre, quando opportuno, tecniche di anestesia loco-regionale, possiedono almeno una pompa siringa ed eseguono spesso anestesie totalmente intravenose con propofol. Monitorizzano sempre gli animali nel perioperatorio, possiedono ventilatori meccanici, non utilizzano FANS in premedicazione, ma solo nel post-operatorio ed applicano sempre piani di analgesia preventiva e nel post-operatorio utilizzano come analgesici prevalentemente oppioidi. I colleghi di questo gruppo inoltre specificano i costi dell'anestesia, fanno firmare sempre un consenso informato ai proprietari dei propri pazienti, reputano agevole la reperibilità dei farmaci stupefacenti e la compilazione del registro di carico e scarico degli stessi.

I colleghi del gruppo TINA invece, in media, non seguono alcun evento formativo di anestesia all'anno, ma eseguono sempre esami del sangue ed una visita clinica prima di ogni anestesia. Non utilizzano tecniche loco-regionali e non possiedono una pompa siringa, ed effettuano anestesie totalmente intravenose con fenciclidine. Monitorizzano spesso gli animali nel perioperatorio, vorrebbero acquistare strumenti per il monitoraggio, e non possiedono ventilatori meccanici. Utilizzano FANS sia in premedicazione che nel postoperatorio. Anche loro applicano sempre piani
di analgesia preventiva e nel post-operatorio utilizzano come analgesici prevalentemente oppioidi. A differenza del gruppo TIVA i colleghi del gruppo TINA non fanno firmare sempre un consenso informato ai proprietari dei propri pazienti, e non reputano agevole la reperibilità dei farmaci stupefacenti. (fonte: Professione Veterinaria, 6/2013)