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FORUM ECM

I risvolti disciplinari dell’obbligo di formazione continua

I risvolti disciplinari dell’obbligo di formazione continua
Se ne parlerà a Cernobbio alla Quarta Conferenza Nazionale sul sistema ECM.  Cosa c'entra la riforma delle professioni?
Dal 15 al 16 ottobre, Villa Erba (Cernobbio, Como) ospiterà la conferenza annuale sul sistema di Educazione Continua in Medicina. Quest'anno una sessione sarà dedicata ai risvolti disciplinari dell'aggiornamento permanente, con una relazione dedicata alle criticità dei liberi professionisti nell'obbligo ECM.

Restano aperti gli interrogativi sulle sanzioni da applicare a chi non acquisisce i 150 crediti ECM (50 crediti/anno – con un minimo di 25 e un massimo di 75) nel triennio 2011-2013. Con l'entrata in vigore della riforma delle professioni (D.L 13 agosto 2011 convertito in legge 148/2011)  i medici attendevano determinazioni di carattere sanzionatorio e disciplinare da parte degli Ordini. Ma il presidente della Federazione degli Ordini dei medici e vicepresidente della Commissione nazionale Ecm, Amedeo Bianco è già intervenuto a precisare che la riforma, entrata in vigore in agosto, "fa salvo il sistema ECM" dunque non andrebbe messa in relazione con la normativa sull'ECM che resta autonoma.

La riforma delle professioni parla infatti di "previsione dell'obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell'obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale e' sanzionato sulla base di quanto stabilito dall'ordinamento professionale che dovra' integrare tale previsione".

L'allungamento dei tempi sulle sanzioni, del resto, non sembra destare preoccupazione all'interno della Commissione nazionale Ecm. Anche se dati più recenti indicano che, in generale, i professionisti in regola con i crediti - 150 nel triennio che possono essere modulati per un massimo di 75 annui a un minimo di 25 - sono ancora lontani dal rappresentare la maggioranza assoluta.

Fondamentale al riguardo anche la messa a regime dell'anagrafe dei crediti Ecm. Per adempiere ai propri compiti istituzionali ovvero per svolgere il ruolo di certificatori e supportare i professionisti nei percorsi di formazione continua, gli Ordini, Collegi e Associazioni devono progressivamente dotarsi di un'adeguata struttura, svolgere la necessaria formazione ma soprattutto impiegare l'Anagrafe delle partecipazioni ECM. Proprio grazie all'Anagrafe essi "potranno anche acquisire gli elementi necessari per procedere ad eventuali provvedimenti disciplinari

Tra le tematiche del Programma congressuale di quest'anno i risultati della sperimentazione del Dossier Formativo, i Manuali di accreditamento, l'Albo nazionale dei Provider, il ruolo dei Provider nella qualità della formazione, la procedura di verifica dei requisiti con i primi Provider Standard e, appunto, la Certificazione dei crediti.

La conferenza di Cernobbio si tiene a pochi mesi dall'Accordo Stato-Regioni che ha regolato diverse materie e rappresentato un ulteriore passo verso il consolidamento di organi, procedure e strumenti del nuovo Sistema ECM. Questo – dichiarano gli organizzatori- "assicurando maggiori certezze all'intero settore che conta ormai oltre mille Provider accreditati al nuovo Programma ECM ed altre centinaia accreditati ai sistemi regionali già avviati".

pdfPROGRAMMA_CONFERENZA_ECM_CERNOBBIO_2012.pdf880.74 KB

SANZIONI ECONOMICHE? RISPONDE LA COMMISSIONE ECM