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RAPPORTO 2012

Corte dei Conti: stop alla leva fiscale o ci avviteremo

Corte dei Conti: stop alla leva fiscale o ci avviteremo
La magistratura contabile esorta piuttosto a vendere il patrimonio pubblico, a contrastare la corruzione in sanità e a lottare contro l'evasione fiscale.
Il presidente Luigi Giampaolino parla di "rischio avvitamento" ed esorta a puntare su lotta a evasione". L'intervento nel corso della presentazione, oggi, al Parlamento del 'Rapporto 2012' sul coordinamento della finanza pubblica.

La controindicazione di un ulteriore aumento della pressione fiscale - evidenzia la Corte dei Conti – "sta negli impulsi recessivi, del resto riconosciuti e quantificati nello stesso Def 2012-2015, che una maggiore imposizione trasmette all'economia reale, dunque nel rischio che un ulteriore rallentamento dell'economia allontani il conseguimento degli stessi obiettivi di gettito''.
I magistrati contabili sollecitano, dunque, la necessita' di ''incidere sui fattori che bloccano la crescita, per recuperare, ma solo grazie a maggiori incrementi del pil, il gettito mancante''. Per una crescita piu' elevata - suggerisce quindi la magistratura contabile, e' necessario ridurre il debito, da realizzare attraverso la dismissione di quote importanti del patrimonio pubblico.
Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, esorta a puntare sulla lotta all'evasione, elusione ed erosione fiscale per il riequilibrio del sistema di prelievo, assegnando alla lotta all'evasione ed all'elusione e al ridimensionamento dell'erosione il compito di assicurare margini consistenti per un riequilibrio del sistema di prelievi al fine poter almeno in parte conciliare rigore, equita' e crescita''.

''L'evasione fiscale resta una piaga pesante per il sistema tributario e per l'economia del nostro paese'' sottolinea la Corte dei conti. Tra 2007 e 2009 si registra un tasso di evasione al 29,3% nel caso dell'Iva e al 19,4% per l'Irap, con un vuoto di gettito di oltre 46 miliardi all'anno.

Resta poi il punto dolente della sanità. "I percorsi di rientro della spesa sanitaria hanno presentato contraddizioni e criticita', evidenziate dai frequenti episodi di corruzione a danno della collettivita''' si legge nel Rapporto 2012 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica.