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INDAGINE CNEL

Veterinari: cervelli in fuga o emigranti?

Veterinari: cervelli in fuga o emigranti?
Una ricerca ha fatto il bilancio fra entrata e uscita di professionisti italiani. I veterinari che espatriano sono più di quelli che arrivano.
Gli intellettuali hanno voglia di Europa. A voler sintetizzare le ultime ricerche pubblicate in questi giorni sembra essere proprio questo il trend. Ma se si analizzano e si incrociano i dati la situazione che ne fuoriesce appare decisamente complessa.

Un ricerca realizzata per conto del Forum Nazionale dei Giovani e del CNEL ha esplorato la mobilità dei professionisti. Lo studio "Dall'Italia all'Europa, dall'Europa all'Italia" mostra un saldo tra professionisti in entrata e in uscita in equilibrio nel tempo, ma un'analisi nel dettaglio dei flussi evidenzia un ingresso più cospicuo di professionisti a medio-basso valore aggiunto e una fuoriuscita di professionisti con un background formativo elevato. Al diminuire della qualifica corrisponde una minore volontà migratoria, mentre al crescere della qualifica sembrerebbe corrispondere una sempre crescente volontà di "emigrare".

I professionisti italiani si sono indirizzati soprattutto verso Gran Bretagna, Svizzera e Germania, mentre il nostro Paese ha attratto soprattutto professionisti provenienti dalla Romania. (Elaborazioni CNEL su dati CE). I due autori, Antonio Forte e Laura Giacomello, mettono in evidenza il saldo dal 1997 sino al 2010 del rapporto entrate/uscite di professionalità. Alla voce "veterinario" 237 professionisti sono in uscita contro solo 83 in entrata, un rapporto simile a quello registrato dai medici: le uscite sono pari a 2640 unità a fronte di un entrata di 590, come a dire che per ogni 4 medici italiani "in fuga", un solo straniero con pari qualifica sceglie l'Italia come suo futuro campo di lavoro.

Lo studio evidenzia che il problema della lingua per le professioni intellettuali. La più padroneggiata è la lingua inglese, specie fra le professioni mediche (solo il 23% degli avvocati conosce una seconda lingua). La mobilità è meno sentita al Sud: quasi il 50% degli intervistati alla domanda "Quanto conta per lei il radicamento nel territorio d'origine? " risponde 8, su di una scala da uno a dieci.
E le aspirazioni? I professionisti italiani pronti ad andarsene dicono di voler raggiungere un tenore di vita compreso tra i 2500 ed i 5000 euro al mese.

Ma per arrivare a costruire un mercato unico delle professioni è necessario che anche l'Europa nel suo complesso faccia di più, arrivando ad esempio ad una piena armonizzazione dei percorsi formativi previsti nei vari stati membri. Tra i professionisti che si muovono oggi da un paese all'altro, soltanto gli architetti e quanti operano in ambito sanitario - medici, infermieri, dentisti, veterinari, farmacisti e ostetrici - possono infatti contare su un riconoscimento automatico del titolo, mentre negli altri casi le autorità di controllo nazionali hanno la facoltà di richiedere eventuali periodi di tirocinio o prove integrative.

pdfLA RICERCA DALLITALIA ALLEUROPA DALLEUROPA ALLITALIA.pdf1.61 MB