Raggiunta da segnalazioni di Medici Veterinari liberi professionisti del genovese, l'ANMVI ha scritto al Presidente della Liguria, al Comune di Genova, alla Protezione Civile e alla Camera di Commercio. La lettera lamente un "inspiegabile e increscioso" rifiuto delle istanze di denuncia dei danni per gli eventi alluvionali dello scorso mese di ottobre; pur essendo gli studi professionali espressamente contemplati dal Modulo E0- come peraltro confermatoci via telefono dagli uffici preposti del Comune di Genova- la Camera di Commercio ha respinto le domande avanzate da titolari di strutture veterinarie private in quanto il Modulo E e il relativo Allegato 1 esigerebbero l'iscrizione al Registro delle Imprese.
"Risulta evidente e grave- scrive il Presidente Marco Melosi- come il bisticcio burocratico invalidi un diritto alla compartecipazione dei contributi messi a disposizione delle 'attività economiche' e che tali vanno considerate, a tutte gli effetti, le attività medico veterinarie private, benchè non sono sottoposte a registrazione presso la Camera di Commercio. Esse infatti svolgono servizi di assistenza sanitaria veterinaria che risulta ulteriormente grave privare dell'accesso ai contributi. Si chiede pertanto di voler prontamente rimuovere ogni ostacolo burocratico e di riammettere senza indugio alla presentazione di domanda per contributo-danni le attività dei liberi professionisti veterinari".
Al momento e termini per la presentazione delle domande sono stati prorogati al 19 novembre. Nella sua lettera, l'ANMVI chiede – anche alla luce del persistente stato di allerta- una proroga sulle scadenze di presentazione delle domande di partecipazioni ai contributi di durata sufficiente a consentire ai Medici Veterinari liberi professionisti di formalizzare la domanda, "senza subire ulteriori disagi e penalizzazioni oltre a quelle patite per il disastroso evento meteorologico e idrogeologico".
Modulistica e scadenze sul sito della Regione Liguria
MODELLO_E_copy.pdf66.56 KBMODELLO_E0_copy.pdf33.22 KBDopo l'alluvione il fango della burocrazia?