Con la plateale contrarietà di veterinari e proprietari, il redditometro inizia la fase di sperimentazione, includendo le spese veterinarie tra le "altre spese significative", insieme a oggetti d'arte e di antiquariato, gioielli preziosi e donazioni.
Il software per testare il redditometro è sul sito dell'Agenzia delle Entrate e può essere utilizzato da associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati, che intendono contribuire alla fase di sperimentazione come chiesto dall'Agenzia delle Entrate durante la presentazione del 25 ottobre 2011.
La presunzione del Fisco è di fotografare, anche attraverso questa tipologia di esborso, le incongruenze tra le spese sostenute e il reddito dichiarato dalle famiglie italiane. L'obiettivo è migliorare l'attendibilità della "foto di famiglia" che sarà scattata dal nuovo strumento, e dal relativo programma, una volta a regime.
La collaborazione fra Agenzia delle Entrate e SOSE (Società per gli Studi di settore), rafforza l'ANMVI - data la presenza all'interno della Società Studi di Settore di un rappresentante di categoria - nella contestazione della scelta adottata dal Fisco: non serve nessun test per considerare assurda l'equiparazione fra spese veterinarie e gioielli preziosi. L'Associazione si augura che dalla sperimentazione emerga chiaramente come le spese veterinarie siano del tutto inidonee a consentire al Fisco di potenziare l'analisi del rischio di evasione reale.
Il "ReddiTest" consente di inserire i dati necessari per la stima del reddito familiare con riguardo ad esempi concreti che restano comunque anonimi. I dati inseriti, quindi, non possono in alcun modo essere utilizzati ai fini dell'attività di controllo dell'Agenzia delle Entrate.
Per la trasmissione è necessario essere registrati al portale www.sose.it.
Il programma non effettua alcun calcolo o stima, essendo finalizzato alla semplice acquisizione degli esempi concreti sottoposti dai soggetti che partecipano alla sperimentazione. I dati inseriti rimarranno anonimi e verranno usati esclusivamente per testare la coerenza del nuovo redditometro.